Aversa, il sindaco Matacena incontra i ragazzi ucraini di Nikopol ospiti della Caritas

di Redazione

Aversa (Caserta) – Chi ha partecipato stamattina ad Aversa, in aula consiliare, all’incontro tra il primo cittadino e gli studenti ucraini di Nikopol’ ha avuto la fortuna di vivere momenti di autentica emozione.

Alla vigilia del ritorno in Ucraina, i ragazzi, arrivati ad Aversa su un progetto di Caritas Italiana, che ha chiesto a due Diocesi campane (quella normanna e quella di Teggiano Policastro) di accoglierli per permettere loro di vivere, lontano dalla guerra, momenti di pace e di serenità, hanno incontrato il Sindaco di Aversa.

Ad accompagnare i ragazzi ucraini è stato don Carmine Schiavone, Direttore della Caritas di Aversa, assieme a padre Igor e diversi volontari. “Signor Sindaco, – ha esordito don Carmine – la Caritas di Aversa e l’intera Diocesi, anche a nome del nostro Vescovo Angelo, le dicono grazie per questo momento ufficiale e istituzionale. Lei ci accoglie nella sua casa ed accoglie i ragazzi di una delle zone più fragili dell’Ucraina. Questi ragazzi, infatti, arrivano da NiKopol’ e sono i ragazzi che sentono ogni giorno i rumori delle bombe e che hanno perso chi un genitore, chi un fratello, chi un familiare. Papa Francesco, parlando a Caritas Internazionalis, ha detto che nel mondo ci sono due tabernacoli, uno è quello fisso che si trova nelle chiese, e poi c’è il tabernacolo mobile, che trovi per strada e che rappresenta quel Cristo fisso che si mette in cammino per l’umanità e che va adorato e rispettato come quello fisso. Stamattina qui c’è il tabernacolo mobile.  Auguro a tutti noi che questo incontro sia simbolo di pace e di dialogo profondo”.

Poi ha preso la parola Francesco Matacena, che ha ringraziato don Carmine ed il Vescovo per aver scelto la casa comunale per celebrare un momento così solenne. “Benvenuti ragazzi – ha poi aggiunto – noi siamo con voi, lo siamo sempre stati e lo saremo per sempre. Nei vostri sguardi noto la tensione e la preoccupazione che state vivendo. Sappiate, però, che per ogni cosa c’è sempre una fine, ed è quello che noi, Aversa e tutto il mondo auspichiamo”.

Matacena ha parlato di pace, di fratellanza e di rispetto verso il popolo ucraino, invitando la più piccola delle bambine presenti vicino a sé, per abbracciare simbolicamente tutti i presenti, che ha voluto, comunque, al termine della manifestazione salutare uno per uno. E’ stato, infine, il console onorario in Campania della Repubblica del Nicaragua, Gennaro Danesi, a portare ai presenti i saluti di S.E. Maksym Kovalenko, Console generale dell’Ucraina per il sud Italia. Danesi, amico personale di Matacena, ricordando la missione umanitaria che insieme li vide protagonisti in Africa nel 2012, ha auspicato che la città normanna “possa proporsi come un vivo centro culturale e sociale per tutto il mondo”.

L’incontro si è concluso facendo avanzare le due bandiere verso il tavolo della presidenza, mentre i presenti intonavano prima l’inno ucraino e poi quello di Mameli.

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