Gricignano (Caserta) – Seconda seduta del Consiglio comunale dopo l’insediamento della nuova amministrazione Lettieri e prime scintille tra maggioranza e opposizione.
All’ordine del giorno della seduta convocata dal presidente Andrea Moretti, tenutasi nella serata di giovedì 18 luglio, il Consiglio ha approvato alcuni atti di natura finanziaria. A cominciare dal rendiconto di gestione per l’esercizio 2023, approvato con voto unanime della maggioranza e il parere contrario dell’opposizione, seguito dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio e da una variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2024-2026 relativa ad alcuni interventi: il seppellimento di un feto nato morto, il collocamento di due minori in una struttura di accoglienza e la rimozione di microdiscariche in alcune zone dove saranno installate videocamere di sorveglianza. Su quest’ultimo punto l’opposizione si è astenuta.
L’Assise ha poi discusso dell’ordine suppletivo inerente l’approvazione delle tariffe Tari per l’anno 2024 che hanno fatto registrare un piccolo aumento dovuto all’aumento dei costi di raccolta e a un decremento della differenziata, oggi ferma al 37%, come spiegato dall’assessora all’Ambiente, Francesca Tessitore. Sul punto, l’opposizione ha espresso voto contrario perché, come sottolineato dalla consigliera Michela Caiazzo, non sono previsti aumenti di qualità della raccolta nel 2024 e nel 2025.
La questione ambiente ha scatenato un’accesa polemica sulla chiusura dell’isola ecologica. Da parte sua, il sindaco Vittorio Lettieri, facendo riferimento al periodo in cui l’assessorato all’Ambiente era delegato alla consigliera Caiazzo, ha accusato la precedente gestione amministrativa di non aver provveduto nell’arco di diversi anni ad avere l’Aua – Autorizzazione unica ambientale, necessaria per attivare il centro di raccolta. “Autorizzazione che la nuova amministrazione ha richiesto non appena insediata e che, una volta ottenuta dagli organi preposti, consentirà la riapertura del centro di via Boscariello”, ha detto il primo cittadino.
L’ultimo punto ha riguardato la riapprovazione degli atti della seduta consiliare del 12 agosto 2021, nel periodo dell’ex amministrazione Santagata, a seguito della recente sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione alla consigliera Caiazzo. Non riuscendo a collegarsi per l’occasione in remoto, Caiazzo presentò ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della seduta che vide l’approvazione del bilancio preventivo 2021-2023, accusando l’amministrazione di non aver indicato le credenziali per accedere in videoconferenza. In prima battuta, il Tar respinse il ricorso, condannando Caiazzo a sostenere le spese legali; successivamente, la consigliera, rappresentata dall’avvocato Paolo Centore, si appellò al Consiglio di Stato che ha ribaltato la sentenza del tribunale amministrativo, rilevando che non le erano state fornite credenziali e link di accesso e che, pertanto, le fu impedito di partecipare alla seduta e svolgere il proprio ruolo istituzionale. Il Comune, inoltre, stato condannato a restituire le spese legali alla ricorrente. IN ALTO IL VIDEO