Lusciano, stipendi operatori ecologici in ritardo: allarme della Uil Trasporti

di Redazione

Lusciano (Caserta) – “Constatiamo, con estremo rammarico, che solo oggi gli operatori ecologici del cantiere di Lusciano hanno percepito lo stipendio di giugno. Ma la situazione potrebbe precipitare in qualsiasi momento, in quanto sembrerebbe che la logica aziendale sia quella classica, ovvero connessa ai pagamenti dei corrispettivi da parte del Comune. Ciò vuol dire che, nel caso in cui il Comune non dovesse determinare il pagamento di un solo canone alla ‘Ecoce S.r.l.’, i lavoratori potrebbero ritrovarsi nella situazione di non percepire le retribuzioni”. A lanciare l’allarme è la Uil Trasporti di Caserta.

“E’ per questa ragione – continuano dal sindacato – che siamo seriamente preoccupati anche per il pagamento delle competenze di luglio, in scadenza il prossimo 15 agosto, quando, per intenderci, tutti gli uffici comunali osserveranno il periodo di chiusura, per cui, si presume che la Ecoce sarà costretta a corrispondere una retribuzione senza aver percepito il canone dal Comune”.

Nei giorni scorsi la Uil Trasporti ha trasmesso un’apposita richiesta di accesso agli atti amministrativi, ai sensi della Legge 241/90, per ricevere copia dell’offerta tecnica presentata dalla Ecoce in sede di gara, al fine di avere un’idea più chiara dei servizi che la Ecoce si è impegnata a svolgere sul territorio comunale di Lusciano, in aggiunta a quelli stabiliti nel Capitolato Speciale di Appalto, ma anche una specifica richiesta di intervento, “in quanto – sostengono dal sindacato – sembrerebbe che ai lavoratori non sia stato assegnato un luogo di lavoro idoneo, ma sia stato concesso di frequentare un locale situato nelle immediate vicinanze del cimitero. Frequentato, perché i lavoratori sono costretti quotidianamente a recarsi in entrata e in uscita presso gli uffici Ecoce, situati nel Comune di Giugliano, per ritirare gli automezzi per svolgere i servizi ambientali nel Comune di Lusciano, il tutto ovviamente compiuto con gli abiti da lavoro già indossati. Per cui, è facile comprendere che il locale può assumere le caratteristiche di un luogo di ritrovo piuttosto che luogo di lavoro”.

“Non intendiamo alimentare alcuna polemica, ma – sottolineano dalla Uil Trasporti – non possiamo nascondere l’amarezza per aver appreso di un comunicato pubblicato da un sindacato, il quale, nel contestare l’attività esercitata dalla Uiltrasporti, afferma di non aver ‘mai notato alcuna distrazione aziendale in termini sia contrattuali che di normative in materia di salute e sicurezza’ sul cantiere di Lusciano. Eppure, appena qualche mese fa, non qualche anno, lo stesso sindacato annunciava una serie di assemblee rivendicando ‘istituti contrattuali, mancato pagamento spettanze mensili, carichi di lavoro, condizioni cantieristiche’, praticamente le medesime tematiche che oggi sta lamentando la Uiltrasporti.  E’ presumibile che il sindacato, costretto a dichiarazioni ed affermazioni frettolose, apparentemente scollato dalla realtà, abbia involontariamente cancellato dalla memoria le passate vertenze”.

La Uil conclude: “Ribadiamo la nostra preoccupazione per il futuro dei lavoratori, sia in termini economici che sotto il profilo della salute e la sicurezza, in una fase in cui, un mancato pagamento, causerebbe un corto circuito che potrebbe generare clamorose azioni di protesta difficili da governare. Sentiamo il dovere di invitare tutti a concentrare gli sforzi affinché si uniscano le forze e si operi per lo stesso obbiettivo, piuttosto che dividere il cantiere tra lavoratori di serie A e di serie B”.

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