Mondragone (Caserta) – “La tradizione toscana vuole che i ladri di Pisa di giorno facessero finta di litigare e di notte andassero a rubare insieme. Una storiella che spesso in politica calza a pennello con l’atteggiamento che assumono maggioranza e opposizione e che ci è venuta alla mente di fronte ad una recente iniziativa”. Così l’Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune che stavolta punta il dito contro la minoranza consiliare.
“Come si ricorderà, – affermano dall’associazione – dopo i nostri interventi sull’abnorme massa di multe per infrazione del Codice della strada, multe che posizionano Mondragone al top in Italia e presumibilmente elevate mediante apparecchi autorizzati ma non omologati, i consiglieri comunali di minoranza Cennami, Marquez e Martucci avevano presentato una puntuale interpellanza per chiedere al Sindaco di far conoscere se fosse a conoscenza della non omologabilità degli apparecchi usati e le iniziative attivate sia nei confronti di chi ha comprato, installato e usato tali apparecchi per anni, sia per evitare che i cittadini continuassero illegittimamente ad essere vessati”.
“I tre consiglieri comunali – continuano da Ambc – espressero anche rimostranze di fronte al mancato inserimento dell’interpellanza all’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato dopo la presentazione dell’interpellanza. E anche l’Ambc è intervenuta un paio di volte protestando contro un atteggiamento del presidente del Consiglio comune che contrasta con le norme statutarie e regolamentari e lede i diritti dei Consiglieri. L’ultima volta siamo intervenuti qualche giorno fa. Ma, incredibilmente e senza giustificazione alcuna, appuriamo che nella Conferenza dei Capigruppo di ieri 24 luglio, convocata in vista di una seduta consiliare da tenere il prossimo 30 luglio, assenti i Capigruppo Luigi Alberico, Marika Pero, Achille Cennami e Luisa Spatrisano, il Capogruppo Pasquale Marquez, in rappresentanza anche di tutti i firmatari dell’interpellanza (e quindi anche di Cennami e Martucci), ha chiesto che la stessa non fosse inserita all’odg del prossimo Consiglio comunale, bensì posticipata al successivo. Ovviamente la richiesta, anche se contrastante con le norme regolamentari attualmente vigenti, è stata accolta all’unanimità”.
“Siamo di fronte all’incomprensibile. Ma, avendo stima dell’azione amministrativa dei tre consiglieri e non potendo affatto considerare la possibilità che Cennami, Marquez e Martucci stiano togliendo le castagne dal fuoco alla maggioranza, siamo convinti – sottolineano dall’associazione – che ci sia una valida motivazione a supporto della richiesta di Marquez e che i tre consiglieri sicuramente non tarderanno a renderla pubblica. Una motivazione che non può ridursi a qualche assenza. L’oggetto dell’interpellanza è troppo importante per essere trattato con leggerezza vacanziera, sarebbe offensivo per i cittadini, che hanno il diritto di sapere se le multe vengono elevate con apparecchi omologati e se, quindi, sono legittime o meno e hanno il sacrosanto diritto di saperlo subito e non ‘a babbo morto’”.
“Dopo i nostri interventi e al netto dell’interpellanza, un’Amministrazione che agisce con la massima trasparenza – concludono da Ambc – avrebbe già fornito pubblicamente tutte le risposte del caso, dichiarando se gli strumenti utilizzati per elevare le multe siano o meno omologati (non solo autorizzati), anche perché qualora non omologati, dopo la sentenza della Cassazione scatta qualche responsabilità d’omissione. Perché tutto tace? Cosa non si può dire? E pensare che c’è stato un tempo in cui questi signori vaneggiavano addirittura di “Palazzo di vetro”.