Riflettere sul valore della legalità nel ricordo di don Peppe Diana nell’ambito della festa patronale. E’ questo in sintesi il senso della speciale serata che si terrà venerdì 26 luglio, a Sant’Arpino (Caserta), a partire dalle ore 21, in piazza Macrì.
La serata rappresenta un unicum, una vera e propria novità in quanto per la prima volta all’interno di una festa patronale, si organizza un particolare momento di riflessione corale per affermare il valore della legalità nella società di oggi e soprattutto nella terra aversana che ha subito per molti anni la “dittatura della camorra”. Lo si farà attraverso una storia emblematica, quella di don Giuseppe Diana, prete di Casal di Principe che lottava per “amore del suo popolo” e per questo è stato ucciso nella sua chiesa il 19 marzo del 1994.
L’iniziativa, dunque, si svolge nell’ambito dei festeggiamenti patronali dedicati a Sant’Elpidio. Nel trentennale dell’uccisione di don Diana, verrà rievocata la sua storia, attraverso i testi, la musica e le testimonianze di alcuni dei protagonisti di quel periodo. Si tratta di una scelta importante da parte del Parroco don Michele Manfuso e del comitato festeggiamenti, che con questa iniziativa – organizzata in sinergia con PulciNellaMente e la Pro Loco di Sant’Arpino – hanno voluto ricordare chi ha dato la vita “per amore del suo popolo”.
Tra i protagonisti della serata, coordinata da Elpidio Iorio (Giornalista e Direttore PulciNellaMente) e Raffaele Sardo (Scrittore e Giornalista di Repubblica) ed introdotta dai saluti istituzionali del sindaco Ernesto Di Mattia, si segnalano: Augusto di Meo, il testimone oculare dell’omicidio di don Diana; Renato Natale, già sindaco di Casal di Principe; Gianmario Siani, nipote di Giancarlo Siani; Angela Procaccini, madre di Simonetta Lamberti, vittima innocente di camorra. Con loro anche il vescovo di Aversa, Mons. Angelo Spinillo e don Carlo Aversano, uno dei parroci firmatari del documento “Per amore del mio popolo”.
Tra gli artisti protagonisti della serata, Carlo Faiello, Gianni Aversano, Antonio Piccolo, Imma Illiano i Vico, Giovanni Sorvillo e Salvatore Acerbo. Previsto, inoltre, un collegamento video con la “Casa di Paolo” che si trova in Sicilia ed è animata tra gli altri da Salvatore Borsellino e Roberta Gatani, rispettivamente fratello e nipote del magistrato Paolo Borsellino. Invitato anche il Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo.
“Abbiamo voluto dare – sottolinea don Michele Manfuso, parroco della chiesa di Sant’Elpidio Vescovo – un valore aggiunto alla festa patronale inserendo una serata in cui discutere di legalità, giustizia e valore civile. Ritengo indispensabile, soprattutto nei tempi che viviamo, il recupero di quelle realtà che hanno sempre reso il nostro vivere migliore e che oggi, invece, sembrano obsoleti. Sono invece quanto mai fondamentali per costruire una civiltà di comunione e solidarietà”.