“Terra dei fuochi”, incontro ad Aversa. Matacena: “Agire subito con determinazione e concretezza”

di Redazione

Aversa (Caserta) – Ha partecipato anche il sindaco di Aversa, Francesco Matacena, alla riunione convocata dal Prefetto di Caserta per i Comuni dell’area aversana sul contrasto agli sversamenti dei rifiuti e agli incendi dolosi nella “terra dei fuochi”, tenutasi oggi nella sede dell’Episcopio di Aversa. L’incontro, che segue la tavola rotonda tenutasi in Prefettura lo scorso 27 giugno, ha visto la partecipazione del vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, del prefetto Giuseppe Castaldo, dei sindaci dell’agro, dei rappresentanti dei massimi organi istituzionali, delle forze dell’ordine, delle associazioni e dei comitati civici attivi sul territorio.

“Sono stato proclamato sindaco di questa città da pochi giorni – ha detto Matacena – e tra le criticità, che ho avuto modo di constatare anche in campagna elettorale e che avranno una priorità da parte della mia amministrazione, senza dubbio c’è la problematica dell’ambiente, una problematica alla quale, avendo una formazione da scout, sono particolarmente sensibile. Ho ascoltato tutti gli interventi e posso dire che da molti anni, troppi anni, si parla della terra dei fuochi. Penso che sia arrivato il momento di agire con maggiore determinazione, con maggiore efficienza e con maggiore concretezza. Tutti insieme, noi rappresentanti delle istituzioni di questo territorio, dobbiamo porci degli obiettivi: questa etichetta, terra dei fuochi, infamante per la nostra terra, deve essere cancellata. Il problema non è solo di Aversa, serve un’azione corale, perciò avrò piacere di interloquire con tutti gli altri sindaci e rappresentanti istituzionali, ma anche con le Associazione che si battono da anni su questo fronte. La tematica ambientale nelle nostre agende deve essere al primo posto perché è in gioco la salute dei cittadini, il futuro dei nostri figli, lo sviluppo economico e sociale della nostra terra”.

Il sindaco ha, poi, ricordato le iniziative adottate, fin dai primi giorni dall’insediamento, per incoraggiare la raccolta differenziata dei rifiuti, dagli incontri avuti con i rappresentanti della ditta Tekra, che gestisce la raccolta dei rifiuti ed i servizi ambientali, a quello avuto con il direttore sanitario ed i primari del “Moscati”, annunciando la campagna di comunicazione che partirà a breve. Il prefetto Giuseppe Castaldo ha ribadito la necessità “di mettere in atto strategie ed attività di controllo, prevenzione e contrasto agli sversamenti illeciti e ai roghi di rifiuti sul territorio”.

Monsignor Spinillo ha definito incoraggiante la massiccia adesione e partecipazione all’incontro da parte degli enti e delle associazioni sollecitate: “Essere insieme oggi è importante, ma è un cammino che parte da lontano: più di dieci anni, partendo proprio da Caivano in compagnia di don Maurizio Patriciello, facevamo marce contro l’emergenza dei roghi. Allora il nostro auspicio era quello di poter interloquire costantemente con le istituzioni e con gli organi preposti a salvaguardare il benessere e la salute dei cittadini. L’incontro di oggi è sicuramente una testimonianza di questo impegno comune – ha aggiunto il vescovo di Aversa – e siamo chiamati ad incrementare questa sinergia, rendendola sempre più incisiva sul nostro territorio”.

“Purtroppo, registriamo ancora l’oggettiva insufficienza degli organici degli enti e delle forze preposte al controllo e al contrasto dello sversamento e l’intombamento incontrollato dei rifiuti tossici”, ha dichiarato la procuratrice Troncone, che ha poi osservato come ogni attività repressiva vada “indirizzata verso l’individuazione di questa  filiera illecita, all’interno della quale le criticità non viaggiano mai da sole”, ribadendo la necessità di costruire “una mentalità civica e una cultura della differenziazione del rifiuto”, auspicando un potenziamento di campagne di comunicazione che vadano in questa direzione. Ieri, presso la Collegiata di Santa Sofia a Giugliano, anche il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, aveva convocato un importante incontro sullo stesso tema.

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