Agguato a Casoria: ferito il pugile Kevin Di Napoli, grave uomo che era con lui

di Redazione

Casoria (Napoli) – Ignoti a bordo di uno scooter affiancano un’autovettura Lancia Ypsilon e sparano contro i due occupanti: Kevin Di Napoli, 28 anni, già noto alle forze dell’ordine, rimasto ferito a un braccio, e Raffaele Scotti, 62 anni, colpito in modo grave ed ora ricoverato in ospedale in prognosi riservata e in pericolo di vita.

E’ accaduto, nel tardo pomeriggio di ieri, lungo la Circumvallazione esterna di Napoli, nel territorio di Arpino, frazione del comune di Casoria. Secondo una prima ricostruzione, la sparatoria sarebbe l’esito di un tentativo di rapina. Il ferito più lieve, Di Napoli, indossava un orologio di valore. Ad avere la peggio è stato Scotti, incensurato, che lavora in una comunità dove il 28enne è ospite perché sottoposto agli arresti domiciliari. Il 62enne è stato ricoverato nell’ospedale Cardarelli con lacerazioni a polmone, aorta, milza e fegato; risulta in pericolo di vita in quanto anche cardiopatico. Per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda sono in corso indagini da parte dei carabinieri di Casoria e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna.

Kevin Di Napoli, figlio del pugile Gianni Di Napoli, è un ex promessa della boxe. La sua carriera terminò quando fu arrestato dai carabinieri nell’operazione “Maverick” con cui venne decapitato il clan dei Triassi. Accusato di associazione a banda armata finalizzata al traffico di droga, era ritenuto il “picchiatore” di Salvatore Sibio, ex Banda della Magliana e boss di Ostia, e di Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik”, storico leader della curva nord della Lazio e narcos di Roma, ucciso in un agguato nella Capitale il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti. Di Napoli fu condannato in primo grado a 14 anni, poi assolto; ma per una seconda accusa arrivò la condanna 12 anni e un’altra a 4 anni e 8 mesi per una terza accusa. Nel 2019 gli furono concessi i domiciliari e oggi sta scontando la pena nella comunità di recupero di San Pio di Nola, nel Napoletano. Lo scorso febbraio aveva anche ottenuto il permesso di partecipare di nuovo ad incontri di pugilato.

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