Crollo Scampia, fiaccolata per ricordare le vittime. Due bimbe restano in gravi condizioni

di Redazione

L’accampamento della Protezione civile sia spostato dalla Vela celeste al parcheggio della sede della Federico II. A chiederlo al prefetto Michele di Bari, al sindaco Gaetano Manfredi ed alle altre istituzioni è il comitato Vele di Scampia che annuncia per stasera una fiaccolata “per essere vicini a chi ha perso i propri cari”. Il raduno, alle ore 21, è al complesso universitario federiciano; il corteo poi sfilerà diretto alla Vela celeste dove si è verificato il crollo del ballatoio costato la vita a tre persone: Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 anni, e Patrizia Della Ragione, quest’ultima rispettivamente madre e zia delle prime due vittime. Altri due suoi figli, Giuseppe e Luisa Abbruzzo, 34 e 23 anni, sono ricoverati nell’Ospedale del Mare. Giuseppe è in gravi condizioni. Patrizia era la nonna di 4 delle 7 bambine coinvolte nel crollo, delle quali due sono in gravi condizioni.

“Sarà un momento importante – sottolineano dal Comitato – per il nostro popolo, un popolo che in questo momento sta soffrendo certo ma anche un popolo che con dignità da sempre resiste e si fa portavoce delle istanze dei suoi figli, tutti”. A sostegno della necessità di spostare il presidio della protezione civile il principio secondo cui “tutti gli aiuti e i supporti possibili che in questo momento devono essere garantiti alla popolazione di Scampia devono esserlo laddove ci sono le famiglie, laddove in questi giorni chi è rimasto senza un tetto sopra la testa ha potuto riposare, mangiare, trovare rifugio dal caldo e dal dolore della tragedia di lunedì notte, restando al fianco dei propri familiari seppur nella sofferenza”.

Ed in tal senso, rimarcano dal Comitato, “onestamente ci pare assurdo registrare da parte del rettore Matteo Lorito una preoccupazione circa la permanenza delle tende della protezione civile nel parcheggio dell’Ateneo da lui presieduto: l’università di Scampia, caro rettore, non è né un tempio accademico né tanto meno un ente privato. Questo importante presidio scientifico è arrivato nel cuore dell’area nord di Napoli grazie alla nostra lotta, grazie al coraggio e alla dignità della gente delle Vele: il minimo che le istituzioni a tutti i livelli possano fare è rendere la permanenza di chi non si sarebbe mai voluto trovare in questa situazione – poiché è da più 40 anni che ci battiamo per dignità, riscatto, lavoro, alloggi nuovi e sicuri – quanto più agevole possibile”.

Operata al Cardarelli paziente in rianimazione – “È stata sottoposta ad intervento neurochirurgico nella tarda mattinata la paziente R.M. ricoverata presso il reparto di rianimazione dallo scorso 23 luglio, a seguito del crollo della Vela Celeste di Scampia. L’operazione si è resa necessaria per ridurre la pressione intracranica della donna che, in occasione dell’incidente di Scampia aveva subito un grave trauma alla testa. Date le condizioni attuali della paziente e l’aumento di dimensione dell’edema cerebrale, i neurochirurghi hanno valutato necessario effettuare l’intervento di craniotomia decompressiva con urgenza. La donna, ancora in stato di sedazione, è stata riportata nel reparto di rianimazione e presenta un quadro clinico estremamente complesso. Le sue condizioni permangono molto gravi e la prognosi continua ad essere strettamente riservata”. Recita così il nuovo e terzo bollettino sanitario dell’Aorn Antonio Cardarelli, rilasciato qualche minuto fa, a firma del direttore Uoc Comunicazione e Innovazione, Pietro Rinaldi. La seconda paziente R.C., assistita attualmente presso il presso il Trauma Center del Cardarelli, spiegano dal nosocomio, “si trova in uno stato di salute soddisfacente, la sua condizione è in lento e progressivo recupero funzionale; nelle prossime ore, a seguito di consulenza di chirurgia toracica, verrà valutato il suo trasferimento presso il reparto di ortopedia per il prosieguo delle cure”.

Bambine di 7 e 4 anni in condizioni stazionarie – A seguito del crollo verificatosi nella Vela celeste di Scampia, le due piccole pazienti, A.P. e B.M., rispettivamente di 7 e 4 anni, ricoverate in Terapia intensiva pediatrica in gravissime condizioni, sono stazionarie nella gravità e rimangono in prognosi riservata. Così nel bollettino dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dove le due bambine sono ricoverate assieme alle altre cinque vittime. Dal nosocomio informano che per quanto concerne le tre piccole pazienti ricoverate in Ortopedia: A.A., di 9 anni, operata per frattura di omero, ha praticato il controllo operatorio che risulta soddisfacente, mentre le condizioni generali necessitano di stretto monitoraggio clinico strumentale; B.M., di 10 anni, operata per frattura pluriframmentata di femore, presenta un decorso post-operatorio regolare e rimane in attesa di intervento maxillo-facciale subordinato alla evoluzione delle altre lesioni di organo riportate a seguito del trauma, che vengono strettamente monitorate; B.S., di 2 anni, operata di frattura di omero distale, presenta un buon decorso operatorio e condizioni generali discrete e stabili. Le ultime due pazienti ricoverate nella Chirurgia d’urgenza sono stabili e in lieve costante miglioramento: A.G., di 2 anni, continua ad alimentarsi; A.A. di 4 anni, che presenta lesioni multiple, continua a non presentare al momento indicazioni chirurgiche, è sotto stretto monitoraggio e non ha ripreso completamente l’alimentazione orale. Per le piccole pazienti ricoverate in Ortopedia e in Chirurgia d’urgenza è stato attivato il supporto psicologico. Per le prossime 72 ore, salvo aggiornamenti di rilievo, non è prevista l’emissione di nuovi bollettini.

Molti sfollati dai parenti, 150 all’università – La maggior parte degli sfollati risiede da parenti, 70 presso associazioni e 150 persone nella sede di Scampia dell’Università Federico II, dove sono stati attivati tutti i servizi necessari. A fornire il quadro della situazione è stato il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a margine della presentazione dei dati dell’attività di prevenzione antimafia. Il prefetto ha riferito che nella Vela Celeste è stata ripristinata l’erogazione idrica e “molti alloggi sono già agibili”.  Rispetto alla preoccupazione degli abitanti a rientrare nelle case, di Bari ha sottolineato che “le persone evacuate sono ancora scioccate dall’evento e dunque noi dobbiamo parlare con ogni nucleo familiare, dobbiamo capire le loro motivazioni, esigenze e aspettative e cercare di venire loro incontro perché – ha evidenziato – noi dobbiamo essere vicini alle famiglie, ricordando che ognuna è diversa dall’altra e che ci sono background differenti, non dobbiamo parlare di numeri. E’ questa l’indicazione che sto dando a tutti”. Per quanto riguarda, in particolare, l’occupazione della sede dell’Ateneo, e in vista della ripresa delle attività didattiche a settembre, il prefetto ha ricordato che “l’Università non è tra le strutture che erano state messe a disposizione e anche su questo ragioneremo con tutti, tentando di far capire che l’Università non serve a garantire alloggi ma per studiare e frequentare i corsi”.

Nominato perito, verifiche su segnalazione danni – E’ stato nominato, dalla Procura di Napoli, il professionista che si occuperà di effettuare le perizie. Il fascicolo è nelle mani dei sostituti procuratori Manuela Persico e Mario Canale, della sezione “Lavoro e colpe professionali”, coordinati, al momento, dal procuratore aggiunto Sergio Amato. A capo della sezione infatti è il procuratore aggiunto Simona Di Monte. Intanto, prosegue, da parte della Squadra Mobile di Napoli, l’acquisizione documentale e le verifiche finalizzate a stabilite se tutte le procedure che hanno interessato la struttura negli ultimi anni siano state correttamente eseguite, a partire dai controlli di staticità e dalla manutenzione. Particolare attenzione, in queste ore, gli investigatori stanno riservando alla ricerca di eventuali segnalazioni di danni (come quella risalente al 2016 relativa ai rischi strutturali – in particolare sulle passerelle – a cui era esposta della vela celeste, evidenziati nel bando ‘Restart Scampia’) che potrebbero avere un collegamento con il grave cedimento di lunedì notte. Gli agenti del commissariato Scampia, intanto, stanno continuando nell’attività di escussione dei testimoni: l’obiettivo è sviscerare pienamente i fatti avvenuti quella tragica sera, costati la vita a ben tre persone e che hanno provocato, tra gli altri, il ferimento di sette bambine.

Foto copertina di Salvatore De Rosa

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