Il Regno Unito svolta a sinistra, dopo 14 anni di governi e convulsioni Tory. Alle elezioni anticipate vince il Partito Labour di Keir Starmer, oramai nuovo premier, che ha ottenuto 410 seggi contro i 131 dei Conservatori (il minimo storico). Terza forza ritornano i Liberal-democratici (61 seggi), seguiti dalla destra di Reform Uk (13 seggi) e dallo Scottish National Party (10 seggi). Intanto, il premier in pectore laburista Keir Starmer formerà già oggi, subito dopo l’insediamento a Downing Street, il suo governo provvedendo a fare tutte le nomine dei ministri.
Il premier uscente conservatore Rishi Sunak si è assunto la responsabilità della sconfitta e ha rassegnato le sue dimissioni in un incontro con re Carlo III a Buckingham Palace durato circa trenta minuti. In precedenza il sovrano, salito sul trono l’8 settembre 2022 dopo la morte della regina Elisabetta, aveva ricevuto le dimissioni di Liz Truss, che aveva lasciato la guida del governo Tory dopo soli 50 giorni nell’ottobre 2022, per poi incaricare Sunak della formazione di un nuovo esecutivo. Proprio Truss ha perso il suo seggio nella circoscrizione di South West Norfolk, mentre alle ultime elezioni nel 2019 aveva ottenuto una maggioranza di oltre 26mila voti.
Altra novità riguarda Nigel Farage, ufficialmente eletto deputato alla Camera dei Comuni britannica dopo sette tentativi falliti. Il leader della destra populista di Reform UK ha stravinto nel collegio di Clacton-on-Sea, strappato al Partito conservatore di Rishi Sunak. Nel discorso di vittoria ha rilanciato la sfida a destra ai Tory, esaltando il risultato del suo partito – in grande ascesa anche nel voto proporzionale nazionale -, non senza rivolgere un baldanzoso avvertimento al Labour di Keir Starmer, vincitore delle elezioni. “Non c’è alcun entusiasmo per Starmer – ha tuonato -, presto il suo governo avrà problemi e Reform gli sarà addosso”.