Il latte della camorra: sequestrati beni a imprenditore ritenuto legato al clan di Michele Zagaria

di Redazione

L’imprenditore Adolfo Greco, 74 anni, originario di Castellammare di Stabia, a cui oggi la Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato 2,7 milioni di euro, avrebbe fornito supporto alla fazione Zagaria del clan dei Casalesi inducendo la Parmalat spa a revocare la concessione per la distribuzione dei suoi prodotti nel Casertano affidata alla Euromilk srl a vantaggio della Santa Maria scarl, sempre riconducibile agli Zagaria, come sancito il 3 marzo 2020 dalla Cassazione.

La Euromilk srl era una società confiscata in quanto riconducibile alla famiglia di Beatrice Zagaria, sorella del boss Michele Zagaria (arrestato nel 2011 in una casa-bunker a Casapesenna dopo 15 anni di latitanza), in particolare a Raffaele, Filippo, Nicola e Mario Francesco Capalbo, ritenuti – in particolare Filippo – ai vertici della fazione.

L’ingente somma di denaro oggi sequestrata venne individuata grazie a una termocamera nel dicembre 2018 durante una perquisizione a casa di Greco: gli oggetti preziosi e i soldi (suddivisi in pacchetti, alcune contrassegnate con dei post-it su cui erano stata annotata la cifra e il nome “Crispino”) si trovavano in un’intercapedine ricavata tra un muro e un armadio in legno.

Per la seconda sezione penale misure di prevenzione del tribunale di Napoli (presidente Vincenzo Lomonte, giudice relatore Mariarosaria Orditura, giudice Marcella Suma) la somma “deve ritenersi provento, in parte, delle attività illecite alle quali Adolfo Greco è stato dedito quale concorrente esterno al clan dei Casalesi, e per un più esteso segmento cronologico ad attività di evasione fiscale come peraltro confessato in sede di interrogatorio”.

Gli approfondimenti di natura economico-patrimoniali eseguiti in sede di prevenzione hanno fatto emergere una sproporzione tra la somma sequestrata e i redditi dichiarati dall’imprenditore e dal suo nucleo familiare negli anni dal 2003 al 2017. Da qui il sequestro di prevenzione dell’intero importo già sottoposto a vincolo nel processo penale.

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