Nuovi dettagli sull’indagine per il ricatto subito dalla famiglia di Michael Schumacher. Un uomo di 52 anni, parte del team di addetti alla sicurezza dei congiunti dell’ex campione di Formula 1, è stato arrestato in Germania, a Wuppertal. Gli inquirenti ritengono che abbia lavorato dietro le quinte insieme ad altre persone per minacciare la pubblicazione di alcune foto relative al grave incidente sugli sci dell’ex pilota Ferrari del 2013.
Già lo scorso 19 giugno, nel parcheggio di un supermercato a Gross–Gerau, in Assia, erano stati arrestati due uomini, padre e figlio, di 53 e 30 anni, che avevano chiesto 15 milioni di euro alla moglie di Schumacher, Corinna, e ai figli per evitare la pubblicazioni delle immagini sul darknet. Per aumentare e mettere pressione alle loro richieste, i ricattatori hanno inviato alcuni file a Corinna.
L’ex addetto alla sicurezza, agendo da “infiltrato” all’interno di casa Schumacher, si sarebbe occupato di digitalizzare le foto private della famiglia Schumacher e di consegnarle poi ai due ricattatori.
Nel frattempo, la procura ha affermato che sono state sequestrate delle prove che mostrano, tra le altre cose, file della vita privata della famiglia di Michael Schumacher. Il pubblico ministero Wolf-Tilman Baumert ha aggiunto di non voler rilasciare ulteriori dichiarazioni “per motivi tattici di indagine”. Attualmente, le indagini proseguono intense e “continueranno e richiedono anche un certo grado di segretezza“, ha affermato il pubblico ministero. Sempre secondo il Südkurier, uno dei presunti ricattatori di Schumacher sarebbe stato un buttafuori di una nota discoteca di Costanza, nel Baden-Wurttemberg.