I carabinieri della compagnia di Ischia hanno arrestato due giovani, di 23 e 20 anni, già noti alle forze dell’ordine, per rapina impropria, lesioni personali e truffa in concorso. Entrambi avevano raggirato una 85enne di Barano che stava per diventare l’ennesima vittima di truffa ad anziani, perpetrata stavolta col trucco del “finto carabiniere”.
Uno dei due giovani aveva detto alla donna di aver arrestato poco prima il nipote, facendole credere che aveva investito una persona. La truffa stava per andare a segno visto che l’anziana si era convinta, per salvare il nipote, a consegnare tutto quello che aveva, in particolare gioielli e orologi per un valore complessivo di 40mila euro oltre ad una ingente somma in contanti di 30mila euro. Ma ecco l’imprevisto: all’improvviso arrivava il nipote della donna, proprio quello che a dire dei truffatori era stato arrestato, che capiva subito cosa stava accadendo ed affrontava i due giovani. Uno dei due malfattori lo aggrediva, prendendolo e pugni, e riusciva a darsi alla fuga insieme al complice, che lo attendeva all’esterno dell’abitazione.
Scattava così la chiamata al 112 e i carabinieri della locale compagnia si mettevano alla ricerca dei truffatori tra i comuni di Barano e Casamicciola. La descrizione dei due era dettagliata e i militari setacciavano la zona visionando tutte le telecamere presenti. Le ricerche, coordinate dal capitano Tiziano Laganà, erano efficaci e i due venivano rintracciati poco dopo: il 23enne veniva fermato mentre era a bordo di un autobus di linea diretto verso Casamicciola Terme mentre il più giovane veniva bloccato nei pressi del porto cittadino in sella a uno scooter preso a noleggio, mentre tentava di imbarcarsi per la terraferma.
La refurtiva veniva parzialmente rinvenuta, mancava all’appello il denaro contante; c’erano invece i gioielli e gli orologi, trovati in uno zaino di uno dei due truffatori, riconsegnati alla legittima proprietaria. Gli arrestati venivano trasferiti in carcere in attesa di giudizio e proposti per il foglio di via obbligatorio dai comuni dell’isola d’Ischia. I militari, intanto, continuano ad indagare alla ricerca di eventuali complici.