Mondragone (Caserta) – L’Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune attacca l’amministrazione Lavanga sulla gestione e la qualità del servizio di igiene urbana in città.
«La gestione dei rifiuti – commentano dall’associazione – continua, come sempre, ad essere insoddisfacente e, soprattutto, a non rispettare quanto stabilito dalle regole d’ingaggio (capitolato). La città anche in questa estate 2024 ha fatto mostra di cumuli d’immondizia sparsi qua e là, come puntualmente documentato, tra gli altri, dall’attento Antonio Belli di Fratelli d’Italia. La città è sporca oggi con Lavanga, come lo era ieri con Pacifico, in assoluta continuità, come abbiamo già avuto modo di denunciare. E – come sempre – tutto il settore continua a restare avvolto nella nebbia più fitta. Negli anni l’Ambc è intervenuta varie volte per cercare di diradarle, ma purtroppo si infittiscono sempre di più».
«E pensare – continuano da Ambc – che sono già 5 anni che con la deliberazione Arera 444/2019, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha imposto a Comuni e gestori la pubblicazione dei contenuti minimi obbligatori da riportare sui siti internet istituzionali. E da 5 anni i Comuni sono obbligati, attraverso apposito link e dalla homepage dei propri siti web istituzionali, a consentire agli utenti di accedere alla sezione “Trasparenza Rifiuti”, con l’obiettivo di costruire in tal modo uno spazio omogeneo, per l’intero territorio italiano, circa la comunicazione dei cosiddetti “contenuti informativi minimi”».
«Ebbene, nel sito del comune di Mondragone, in home page, compare la sezione “Trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti – clicca qui”, ma quando vai a cliccare non ci trovi niente di niente. E anche navigando nel sito del gestore del servizio, di “contenuti informativi minimi” neanche l’ombra. Questo è invece, per esempio, ciò che si trova nel sito del comune di Formia (che comunque non è neppure tra quelli che forniscono più informazioni). Comune di Formia che non citiamo a caso, ma per la sua esperienza di gestione del servizio attraverso una società totalmente pubblica in house. Esperienza che andrebbe attentamente valutata e considerata».
«Sappiamo già – concludono dall’associazione – la giustificazione di comodo del comune di Mondragone per l’assenza sul sito delle informazioni dovute, la troviamo già messa nero su bianco nel PIAO 2024-2026: “a seguito dell’attacco hacker subito da parte di Padigitale Spa, risulta necessario provvedere nuovamente alla pubblicazione delle notizie mancanti”. E per recuperare il 100% dei dati si danno di tempo addirittura fino al 31 dicembre prossimo. Ma vergognatevi! E voi sareste quelli della legalità e della trasparenza? Ma fateci il piacere!».