Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno sottoposto a fermo sei giovani ritenuti coinvolti nell’agguato scattato la notte dello scorso 28 giugno, poco dopo la mezzanotte, all’ingresso di un bar situato all’angolo tra via Banchi Nuovi e via Santa Chiara, nel centro storico, quando rimasero feriti due ragazzi di 22 e 25 anni, mentre un terzo ragazzo preso di mira restò illeso.
Ai sei fermati la Procura antimafia contesta il reato di triplice tentato omicidio aggravato dalle finalità mafiose. Uno dei due ragazzi colpiti, il 22enne, nipote di Eduardo Saltalamacchia, boss dei Quartieri Spagnoli, riportò una ferita alla gamba sinistra, giudicata guaribile in quindici giorni; l’altro, il 25enne, residente nella zona dell’agguato, pizzaiolo, incensurato, fu raggiunto da un proiettile al basso ventre e venne ricoverato in ospedale dove è rimasto in coma per diverso tempo. Attualmente è ancora sottoposto a fisioterapia. Il terzo obiettivo del raid, invece, scampò miracolosamente ai colpi di arma da fuoco esplosi dai sicari.
Tre dei fermati, secondo quanto emerso dalle indagini, progettarono l’agguato, altri due furono gli esecutori materiali, un sesto agevolò la fuga di questi ultimi.