Autonomia differenziata: “Lo zero esiste”, notarelle di Vincenzo De Luca

di Redazione

di Leone Melillo – Il Siope, ovvero il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici della Ragioneria Generale dello Stato rileva telematicamente – come evidenzia Roberto Calderoli – gli incassi ed i pagamenti delle amministrazioni pubbliche. Un tema che ingenera, ancora una volta, un nuovo “scontro tra la Regione Campania ed il Governo”, incentrato, nella convinzione di Vincenzo De Luca – secondo la consueta modalità comunicativa – anche su questioni di bilancio. Anche in questa circostanza, il Governatore afferma, quindi, che la “Campania si presenta come un modello di trasparenza e di rigore spartano, che è pronta alla sfida dell’efficienza e al confronto dei dati con qualunque livello istituzionale”.

Una convinzione che trascura di considerare il “riparto delle disponibilità finanziarie”. Basterà rammentare quanto afferma la sentenza della Corte costituzionale del 09/05/2022, n. 114, in tema di “tutela della salute”. “L’incremento  delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario nazionale – chiarisce la sentenza – , anche quando attiene al riparto delle disponibilità finanziarie necessarie ad assicurare livelli essenziali di assistenza”, “non può prescindere dal coinvolgimento delle Regioni, alle quali compete la programmazione e l’organizzazione dei servizi sanitari sul territorio, fino alla concreta erogazione delle prestazioni”, poiché è solo per il tramite della «leale collaborazione orientata al bene comune che il modello pluralistico riconosciuto dalla Costituzione può […] svilupparsi, “in una prospettiva generativa” (sentenza n. 168 del 2021), verso la migliore tutela del diritto alla salute».

Una dimensione che sembra riconducibile alla conversazione tra Sheldon Cooper ed il professore John Sturgis, di una nota serie televisiva, per cui “lo zero esiste”. Il giovane si chiede – dopo aver seguito una lezione di filosofia, che pone in crisi le sue certezze matematiche – come si può avere “zero”, se questo valore rappresenta “il niente”. A questa domanda, il professore risponde che lo “zero” non è “qualcosa che è possibile avere”, perché lo “zero” rappresenta il nulla, in senso assoluto”, per cui “lo zero esiste”. Una riflessione che rammenta, ancora, il rapporto tra la “mente intuitiva” – quella di Sheldon Cooper che legge i livelli essenziali – e quella “razionale” – di un “matematico” che si sofferma su questioni di bilancio.

Una riflessione che avvalora la necessità giuridica di una “mappatura”: “il centralismo è stato un buco nero nella gestione delle risorse statali, senza offrire trasparenza né efficienza. Il divario con il Sud è frutto di queste mancanze, non di minori risorse”, per cui è necessario far assumere centralità ai “Lep, i Livelli essenziali di prestazioni e servizi, con cui si garantiscono uguali diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale”, senza soffermarsi solo su questioni di bilancio.

Come evidenzia Roberto Calderoli – con la sua “mente intuitiva”, che non trascura la dimensione “razionale” – il “nuovo regionalismo aumenterà efficienza e ridurrà i divari territoriali. È questo l’obiettivo che Governo e Parlamento stanno perseguendo – nonostante il pregiudiziale e non argomentato dissenso dell’opposizione – con l’attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione, sulla c.d. autonomia differenziata delle Regioni e, in particolare, con la legge di attuazione, la n. 86 del 2024, recentemente entrata in vigore”. Bisogna rammentare – come evidenzia Albert Einstein – il “dono” della “mente intuitiva”, senza limitarsi a considerare solo la “mente razionale”.

Nella foto, da sin. in senso orario: Leone Melillo, Vincenzo De Luca e Roberto Calderoli

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