Un tragico incidente ha colpito la comunità di Casal di Principe, con la perdita di Nicola Iorio, di appena 19 anni, avvenuta sabato 17 agosto a Velipojë, una località balneare dell’Albania.
Nicola, in vacanza con la famiglia della fidanzata, stava trascorrendo una giornata al mare quando il destino ha preso una piega tragica. Il ragazzo stava guidando una moto d’acqua quando, per cause ancora da accertare, è rimasto coinvolto in uno scontro tra moto d’acqua. Intanto, la polizia locale ha arrestato il cognato, Salvatore Di Tella, 20 anni, per “omicidio colposo”. Secondo la ricostruzione degli inquirenti albanesi, a seguito di manovre pericolose, a circa un miglio dalla costa, la moto d’acqua condotta da Iorio si sarebbe scontrata con quella di Di Tella. Un impatto violento che ha provocato loro gravissime ferite. Trasportati d’urgenza all’ospedale di Scutari, Iorio è deceduto poco dopo il ricovero.
La notizia è stata comunicata in breve tempo ai genitori, il papà idraulico e la mamma casalinga, che, vista l’indisponibilità di voli per l’Albania dovuta al periodo di alta stagione, si sono recati a Bari in auto e da lì salpati con una nave verso Durazzo, da dove raggiungeranno Scutari. Nicola era diplomato in ragioneria e lavorava nella ditta edile di un parente.
Ottavio Corvino, sindaco di Casal di Principe, ha espresso solidarietà e vicinanza alla famiglia: “Con profondo dolore e grande tristezza, apprendo della tragica scomparsa del giovane Nicola Iorio, un nostro concittadino di appena 19 anni. Nicola è rimasto vittima di un terribile incidente nelle acque di Velipojë, in Albania, durante quella che doveva essere una vacanza spensierata. La notizia ha scosso profondamente la nostra comunità. In questo momento di immenso dolore, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia di Nicola. Il mio pensiero va a loro e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. In qualità di sindaco, mi rendo disponibile per offrire qualsiasi tipo di supporto alla famiglia in questo momento così difficile. La nostra comunità è unita nel dolore e pronta a sostenere chiunque ne abbia bisogno”.