E’ caccia all’uomo in Germania, con un grande dispiegamento di forze, per individuare e catturare l’uomo che ieri sera ha accoltellato a caso dei partecipanti a una festa per i 650 anni dalla fondazione della città di Solingen, cittadina del Nordreno Vestfalia, a Fronhof, uccidendo 3 persone e ferendone altre 9. Le vittime sarebbero una donna e due uomini originari di Solingen e Düsseldorf.
L’attacco, avvenuto intorno alle 21.45 di venerdì sera, non è stato ancora classificato come “attentato terroristico” ma il procuratore tedesco Markus Caspers ha affermato che la polizia sta valutando tale ipotesi poiché sembra che l’aggressore non conoscesse le sue vittime. Alcuni testimoni avevano descritto l’accoltellatore, che ha aggredito improvvisamente alcune persone davanti a un palco, come un uomo dall’aspetto arabo, ma la circostanza non è stata ancora confermata. Le forze dell’ordine cercherebbero un uomo tra i 20 e i 30 anni, alto poco più di un metro e 70. Avrebbe una struttura fisica sportiva, una barba corta e folta. Vestito di nero, avrebbe un cappuccio.
Un ragazzo di 15 anni sarebbe stato fermato in Germania ma non si tratterebbe dell’autore dell’assalto, ancora in fuga. Secondo quanto emerso dalla conferenza stampa della polizia, a Wuppertal, sembra che il ragazzo abbia avuto un colloquio sospetto con un’altra persona poco prima dell’attentato. Due testimoni che hanno affermato di aver sentito il 15enne parlare con il presunto colpevole dell’attacco avrebbero detto che lo sconosciuto aveva detto al ragazzo: “Oggi pugnalerò tutti”. E’ quanto riporta il magazine tedesco Focus, sottolineando che gli attacchi mirati al collo sarebbero la prova di un’aggressione preparata e che il modus operandi fa sospettare che si tratti di un atto di terrorismo. Secondo le informazioni di Der Spiegal, il 15enne è kirghiso e viveva quindi in un alloggio per rifugiati. Potrebbe aver parlato al festival di Solingen con l’aggressore. Il 15enne sarebbe quindi accusato di omessa denuncia di un reato pianificato. Secondo Der Spiegel, il 15enne si rifiuta di rilasciare dichiarazioni.
“Il brutale attacco alla festa di Solingen ci sconvolge profondamente. Siamo a lutto per le persone che sono state strappate alla vita in modo spaventoso. I miei pensieri vanno in queste ore ai familiari delle vittime e a chi è rimasto gravemente ferito”. Lo dice in una nota la ministra dell’Interno Nancy Faeser, commentando l’attentato.