“Che la Campania sappia che i Centri per l’impiego vadano potenziati e messi in condizione di poter lavorare su tutti i campi chiave in cui sono chiamati in causa è evidente. Il problema è che intenzioni e necessità non viaggiano sulla stessa velocità. Per questo mi rivolgo direttamente al Governatore Vincenzo De Luca: la situazione è già oltre il limite, bisogna agire subito”. Lo afferma l’imprenditore Enrico Ditto, attivo nel settore della formazione in Campania. “Il mio ruolo mi permette un’interlocuzione costante e continua con i dipendenti dei CPI regionali, e ovunque ho registrato gli stessi timori e le stesse difficoltà”.
A far traboccare il vaso, l’ultima goccia sarebbe stato l’Assegno di Inclusione. “L’introduzione dell’ADI e la conseguente richiesta di attivazione di SFL – spiega Ditto – ha portato a un’impennata delle richieste di assistenza, con un’utenza straordinariamente numerosa e preoccupata. Il sovraffollamento e le tensioni crescenti stanno mettendo a rischio la sicurezza sia degli operatori che degli utenti stessi. Nei giorni scorsi erano già stati segnalati alle autorità competenti i timori per la sicurezza del personale dei CPI letteralmente presi d’assalto da migliaia di beneficiari dell’ADI in ansia per la possibile sospensione o cancellazione della misura di sostegno”. “Detto che ancora una volta i CPI sono stati chiamati a rispondere con velocità all’ennesimo cambio delle carte in tavola, finendo ancora una volta per essere lo scarico di una serie di compiti e responsabilità del tutto nuovi, è necessario intervenire con urgenza prima che quelle che oggi sono derubricabili come tensioni crescenti da sportello sfocino in episodi ben più gravi”.
Quale la soluzione? Secondo Ditto è necessario “prorogare il termine per la sottoscrizione dei Patti di attivazione, per gestire l’utenza in modo programmato ed evitare flussi incontrollati che mettono a rischio l’incolumità di tutti. Inoltre, intensificando il ricorso al lavoro agile si spinge l’utenza verso l’utilizzo dei canali digitali garantendo condizioni di lavoro più sicure e procedure più veloci. In ultimo, è necessario sbloccare la graduatoria del Concorso per il Piano di Potenziamento dei Centri per l’Impiego, ferma da tempo, per far fronte all’aumento del carico di lavoro”. “Ed è su questi punti – conclude Ditto – che l’appello va direttamente al Governatore che in passato ha sottolineato la fiducia nei CPI: ripartiamo da dove ci siamo bloccati. Così facendo i CPI possono diventare sempre più centrali, sempre più determinanti e sempre più al servizio della popolazione”.