Aversa (Caserta) – “Attendiamo ancora il primo vagito perché non vogliamo credere che un’approvazione maldestra degli equilibri di bilancio, con modalità irregolari e elusive di una sentenza della Corte Costituzionale, o una delibera di giunta che autorizza il prelievo di 9000 euro dal fondo di riserva per consentire i festeggiamenti in onore della Madonna di Casaluce, o ancora la concessione all’amico-elettore di torno ad occupare parte dell’unico polmone verde della città (il Parco Pozzi), permettendo di fatto la riduzione in macerie dei cordoli di contenimento, siano da considerarsi politiche attive e quindi un biglietto da visita dei primi (quasi) cento giorni di amministrazione”. È duro attacco alla maggioranza cittadina quelli di Dino Carratù, consigliere comunale di Forza Aversa e primo eletto della coalizione che ha sostenuto Antonio Farinaro.
“Benché ci si ostini a far apparire il contrario – sostiene Carratù – la litigiosità e la disarmonia della maggioranza è sotto gli occhi di tutti. Non c’è unione, non si fa gruppo, si respira un’aria tesa, di battaglia quotidiana. Non abbiamo ancora capito cosa vuole fare quest’amministrazione e a distanza di 3 mesi dalla proclamazione del sindaco, Aversa è ancora e più che mai sporca, imbalsamata dal punto di vista della vivibilità, bloccata sotto l’aspetto della viabilità con traffico insostenibile a qualunque ora del giorno, insufficiente sulla programmazione a breve termine, assente su quella a medio-lungo termine. Insomma, va via via confermandosi l’impressione che abbiano costruito una casa di paglia che andrà giù al primo alito di vento”.
“Grave – attacca ancora Carratù – è la mancanza di trasparenza e il silenzio su richieste ancora inevase. Ho presentato due interrogazioni, protocollate il 29 agosto, sull’adempimento del contratto della Tekra e sull’incivile trasbordo di rifiuti che sempre la Tekra fa sull’area parcheggio di via San Lorenzo, e non ho ricevuto alcuna risposta scritta benché richiesta e benché il regolamento comunale indichi in 15 giorni il termine del sindaco o assessore delegato per riscontrare. Ho chiesto al segretario generale, in procinto di preparare gli scatoloni, parere sull’applicazione del regolamento sulle adunanze da remoto e sulla nomina/accettazione della carica dell’assessore De Cristofaro; sulla prima ho ricevuto un parziale riscontro (attendo il definitivo) e sul secondo non ho ancora avuto l’onore di leggere una riga”.
“Irregolarità anche sul fronte della trasparenza amministrativa con pubblicazione di provvedimenti a distanza di giorni dall’approvazione oppure determinazioni dirigenziali carenti di istruttoria – vedi quelle dell’aria tecnica in cui non si comprende il numero di ditte invitate, non c’è un computo metrico allegato, eccetera – e nemmeno sono stati pubblicati i curriculum vitae di coloro i quali ricoprono cariche istituzionali. Questo è, purtroppo, lo stato dell’arte. Ho già predisposto – conclude Carratù – una nota al nuovo Prefetto di Caserta perché è necessario intervenire subito e con incisività, per censurare nettamente questa modalità approssimativa di gestire la cosa pubblica”.