Aversa, inchiesta “furbetti del cartellino”: la commissione valuta sospensione per i dipendenti indagati

di Daniela Rosato

Aversa (Caserta) – Si va verso la sospensione in via cautelare per i dipendenti ancora in servizio al Comune di Aversa che lo scorso 16 gennaio furono coinvolti nell’inchiesta sui “furbetti del cartellino” condotta dalla Guardia di Finanza. 22, complessivamente, gli indagati, 13 dei quali furono destinatari di misure cautelari, per uno addirittura gli arresti domiciliari.

Sotto il profilo dibattimentale si attende ancora l’udienza preliminare, prevista per il prossimo 13 febbraio. Nel frattempo, la commissione costituita all’epoca dalla commissaria prefettizia Gerardina Basilicata (composta dai tre dirigenti comunali Paolo Oro, Gemma Accardo e Stefano Guarino) ascolterà il 26 settembre tutti i presunti “furbetti” per decidere quali di loro sospendere. Il rischio era anche il licenziamento ma, dal momento che non c’è stato nemmeno un rinvio a giudizio, il Comune ha voluto optare per la sospensione al fine di evitare eventuali ricorsi degli interessati nel caso fossero in futuro prosciolti o assolti. In giudizio il Comune si costituirà comunque parte civile, come annunciato dal sindaco Franco Matacena.

A loro difesa gli indagati hanno sempre sostenuto che la mancata presenza dinanzi al dispositivo marcatempo non equivaleva ad un’assenza dal lavoro, anzi la pratica di consegnare i badge ad uno degli impiegati e farlo “pluritimbrare” sarebbe stata utilizzata per non far “perdere tempo” ai colleghi che avrebbero rischiato di marcare in ritardo o per non farli assentare dagli uffici. In un caso sarebbe stata effettuata, da parte di altri impiegati, la marcatura a favore di una dipendente in condizioni di salute precarie per evitare di farla muovere dall’ufficio. L’indagato finito agli arresti (poi revocati), invece, giustificò la sua presenza fino a serata inoltrata negli uffici comunali, senza percepire alcuna retribuzione per lo straordinario, come una “compensazione”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico