Lusciano (Caserta) – In queste ultime settimane i cittadini di Lusciano hanno scoperto di essere diventati un “percorso di rifiuti” verso l’area a nord di Napoli, tra il sito di stoccaggio di ecoballe “Masseria del Re” di Giugliano in Campania e lo Stir di Caivano. È in corso, infatti, uno spostamento quotidiano delle ecoballe miste di ogni tipologia di rifiuti provenienti dalle emergenze dei primi anni 2000.
Sul caso intervengono il consigliere Filippo Ciocio e l’assessore Luigi Abate, i quali rilevano che “inspiegabilmente i tir che trasportano questi rifiuti misti e molto incerti in composizione attraversano la strada principale di Lusciano, viale della Libertà, per poi prendere l’Asse Mediano ad Aversa Sud. Le foto provano che gli articolati sono spesso scoperti, senza telone né protezione alcuna e rilasciano odori strani e sgradevoli”.
I due esponenti della maggioranza consiliare si chiedono “come è stato possibile che la Regione Campania, per andare da Giugliano a Caivano, in provincia di Napoli, abbia scelto un percorso stradale nella provincia di Caserta ed all’interno di un centro abitato fortemente popoloso come quello di Lusciano. Non bastavano i miasmi e l’odore nauseante provenienti dai siti di Giugliano, che da decenni i luscianesi e l’hinterland aversano sopportano ogni notte, specie d’estate?”. “Ben venga lo smaltimento ma, – sottolineano Ciocio e Abate – considerando l’incerta natura di questi rifiuti, i camion li devono caricare con standard ed una sicurezza che evidentemente mancano. Di sicuro, poi esistono altri percorsi stradali, tra zone isolate ed extraurbane, senza passare attraverso le case, rilasciando elementi potenzialmente dannosi per la salute”.
Ciocio e Abate lanciano quindi “un forte appello al presidente De Luca, al vicepresidente e assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola e soprattutto al consigliere regionale Giovanni Zannini, presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale, affinché rivedano con urgenza il percorso di questi rifiuti, evitando le strade urbane e pensando alla salute dei cittadini luscianesi ed aversani”. “A tutte le altre istituzioni coinvolte – concludono – chiediamo di interessarsi con sollecitudine a questa vicenda. Lusciano non può e non deve essere una tappa di un tour di rifiuti e veleni”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA