Carinaro, rissa al Panart: il processo si conclude con la prescrizione per Ivanhoe Schiavone e altri 7 imputati

di Redazione

Carinaro (Caserta) – Si conclude con una sentenza di non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione, il processo sulla rissa tra due gruppi avvenuta nel 2017 nel noto locale “Panart” di Carinaro, al confine con Aversa.

Coinvolti Ivanhoe Schiavone (nella foto), il più giovane dei figli dell’ex capoclan dei Casalesi Francesco Schiavone detto “Sandokan”, che riportò una ferita profonda a una gamba e una contusione al naso, e Giuseppe Iacolare, figlio di Gaetano Iacolare, uno dei killer assassini del giornalista Giancarlo Siani, legato al clan Nuvoletta di Marano di Napoli. Tra gli altri imputati figuravano Luigi Bianco, di Trentola Ducenta, Gianluca Maiorca, di Lusciano, Pietro Falco, di San Marcellino, e i maranesi Vincenzo Palumbo, Giuseppe Ventre, Cristiano Baiano.

Per motivi ancora ad oggi sconosciuti i due gruppi si incontrarono per caso nella ristorante-discoteca, affrontandosi con violenza. Ad avere la peggio, secondo quanto emerso all’epoca, furono Schiavone, che riportò una profonda ferita a una gamba e una contusione al naso, e Palumbo, che riportò un’ecchimosi all’occhio. Delle indagini si occuparono i carabinieri che acquisirono testimonianze e dei video ripresi col cellulare da alcuni presenti.

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