Napoli – Una videocamera di sorveglianza ha ripreso il momento in cui Chiara Jaconis, 30 anni, turista di Padova, è stata colpita da un oggetto caduto da un balcone ai Quartieri Spagnoli, a Napoli. Si vedono Chiara e il suo compagno, lui con un trolley e lei zaino in spalla, mentre passeggiano in via Santa Teresella degli Spagnoli, poco prima delle 16 di domenica 15 settembre. Giunti all’incrocio con vicoletto Sant’Anna di Palazzo, la giovane viene improvvisamente colpita da un oggetto che precipita dall’alto e cade a terra priva di sensi. Gli ultimi secondi del video ritraggono il compagno che chiede aiuto e due passanti accorrere precipitosamente per sincerarsi di quanto stava accadendo. Il filmato del dramma è stato fatto circolare sui social.
Chiara è deceduta due giorni dopo l’incidente all’Ospedale del Mare, dove era giunta già in condizioni giudicate estremamente gravi. Sull’accaduto sta indagando la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Napoli che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Potrebbe essere stato uno dei bambini presenti in casa, minori e non imputabili, a lanciare o lasciar cadere dal balcone la statuetta che ha provocato la morte della trentenne. Gli investigatori, che sono al lavoro per fare luce sulle cause della morte della giovane, hanno individuato l’abitazione dalla quale la statuetta è precipitata e dove, oltre ai bimbi, c’erano anche degli adulti. Al momento il reato ipotizzato è omicidio colposo.
Il padre chiede rimozione del video – “Vorremmo che i video riguardanti Chiara che circolano sulla rete, specialmente quello in cui è ripresa mentre viene colpita dal vaso, vengano rimossi dal web in quanto anche accidentalmente si tratta di immagini troppo forti per noi e non vorremmo più vederli. In questo momento facciamo innanzi tutto appello alla comprensione umana. Spero si capisca che per noi sono immagini strazianti”. E’ l’appello che Gianfranco Jaconis rivolge parlando con l’Ansa, poco prima di partecipare alla fiaccolata ai Quartieri Spagnoli in memoria della figlia. In una nota la famiglia Jaconis “pur riconoscendo lo spirito nobile con cui i media hanno deciso di pubblicare il video della tragica morte di Chiara prega tutti coloro, media e non, che hanno condiviso il video di cancellarlo il prima possibile”. “La famiglia – si spiega – oltre a sottolineare che il video rappresenta una prova che sarà a disposizione della magistratura durante le indagini, chiede rispetto per la memoria di Chiara”. Dal papà di Chiara Jaconis, oltre per l’appello alla rimozione dal web del video che riprende il ferimento mortale di sua figlia, anche un ringraziamento al Comune di Napoli. “Ieri – ha detto – non ho ringraziato il Comune di Napoli, il sindaco Manfredi e l’assessore al Turismo Armato, che si sono prodigati partecipando al nostro dolore. Abbiamo apprezzato il loro gesto. Ci sono stati vicini anche per il supporto logistico: non era scontato che partecipassero cosi e sono loro infinitamente grato”.
Chiara Jaconis era originaria di Padova dove aveva frequentato il liceo Fermi. Dopo la maturità aveva studiato economia all’università di Venezia. Poi la carriera all’estero: master specialistici in management nel settore del fashion, tra Londra, Torino e Parigi, l’avevano portata nella capitale francese, dove aveva lavorato per grandi nomi della moda mondiale. Negli ultimi anni, i marchi Moncler e Givenchy, la maison Christian Louboutin, e dal 2022, il gruppo Prada. Nel suo profilo professionale si definiva «appassionata, affidabile, grande lavoratrice» e amante della cultura francese. Tra le sue passioni, spiegava, il settore della moda di lusso, il cibo salutare, l’attività fisica.