Corrado Finale investito e ucciso dopo lite nel Napoletano: arrestato 19enne

di Redazione

Fermato dai carabinieri il 19enne Aurelio Taglialatela gravemente indiziato dell’omicidio del ventenne Corrado Finale (nella foto) avvenuto all’alba di ieri a Marano di Napoli. L’indagine è partita da un incidente stradale verificatosi, in mattinata, in via del Mare, a Marano, che aveva visto coinvolti due giovani, in sella ad uno uno scooter, uno dei quali, Finale, che era alla guida, deceduto sul colpo.

Sul luogo del sinistro giungevano i carabinieri della locale compagnia che rinvenivano rottami riconducibili anche ad un’autovettura non presente sul posto. Da alcune testimonianze, poi, emergeva che lo scooter era stato tamponato proprio da un’auto, non per fatalità ma in seguito ad una lite tra il passeggero dello scooter, U.G., e il conducente di una Fiat 500, Taglialatela, riconducibile al precedente rapporto sentimentale che lo stesso U.G. aveva intrattenuto con la sorella del 19enne, non gradito da quest’ultimo.

Una collisione rivelatasi fatale per Finale, deceduto in ospedale dopo vari tentativi di rianimazione, mentre il suo amico U.G. (entrambi erano sprovvisti di casco protettivo) è rimasto ferito ma non in pericolo di vita. Taglialatela, poche ore dopo, si è costituito ai carabinieri, confessando di essere l’uomo che ha travolto lo scooter.

Sembra che tra U.G. e Taglialatela, nipote di un noto boss del clan Nuvoletta-Polverino, la tensione fosse alta da tempo. Qualche mese fa un litigio in via Nuvoletta, culminato con l’esplosione di un colpo di pistola. Fino all’altra notte, intorno alle 5.30, col tragico epilogo: Taglialatela avrebbe incrociato i due ragazzi nei pressi di un distributore di benzina, inseguendoli. Non appena l’auto si è avvicinata allo scooter, U.G., il “bersaglio” del 19enne, forse per paura avrebbe scagliato un oggetto contro il finestrino della Fiat 500, infrangendo il vetro. A quel punto, Taglialatela si sarebbe scagliato con violenza con lo scooter, uccidendo Finale e ferendo l’amico, al quale i medici hanno dato una prognosi di trenta giorni. Taglialatela è stato condotto nel carcere napoletano di Poggioreale.

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