Teverola – Inchiesta clan Picca, Ellen Di Martino prende le distanze dallo zio e si dice pronta a dimettersi

di Redazione

Teverola (Caserta) – “Non ho mai condiviso nulla con mio zio, a parte il cognome. Se questo, però, rappresenta un problema sono pronta a rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliera comunale”. Lo afferma, in una lettera aperta alla comunità, Ellen Di Martino, consigliera di maggioranza eletta alle ultime amministrative di giugno, prendendo le distanze dallo zio Nicola Di Martino, alias “Nicola 23”, ai vertici del clan di camorra guidato da Aldo Picca di recente smantellato in una maxi operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e dai carabinieri del comando provinciale di Caserta. Dopo l’ennesimo provvedimento giudiziario a carico del fratello di suo padre, la giovane Ellen, 23 anni, è finita al centro di polemiche riguardanti la “fonte” dei tanti voti ricevuti alle elezioni (468 preferenze), soprattutto per la presenza assidua tra i seggi, in quei giorni, di personaggi legati al clan Picca.

Le ragioni della candidatura – “Da tempo – scrive la consigliera – sogno di lavorare nel contesto politico, e proprio spinta da questo desiderio è nata la mia decisione di intraprendere questa esperienza politica. Circa 5/6 mesi fa mi sono detta ‘Beh Ellen, perché non iniziare proprio dalla tua città, Teverola?’. Ed eccomi qui, oggi, consigliera comunale di maggioranza. Chi mi conosce sa quanto sia di vitale importanza per me aiutare gli altri, essere al servizio dei più deboli e di chiunque abbia bisogno di aiuto. Questo è ciò che mi spinge ogni giorno a dare il massimo: la volontà di dare un contributo concreto alla mia comunità. La ragione per cui ho scelto di candidarmi, contrariamente a quella sostenuta da altre persone, è molto semplice: desidero fare qualcosa di utile per la mia città. I miei ideali, abbondantemente espressi nel corso della campagna elettorale, restano immutati. Credo nel cambiamento, in una Teverola che possa diventare più funzionale, inclusiva e vivibile per tutti i cittadini. Questo è il motivo che mi ha spinta a candidarmi ed è il motivo centrale che mi spinge quotidianamente a impegnarmi: lavorare sodo per costruire una città che possa individuare e sopperire i bisogni dei cittadini, realizzare una città dove ogni cittadino possa sentirsi ascoltato, protetto e reso partecipe”.

Il “peso” del cognome – “Già durante il periodo di campagna elettorale il mio nome è stato spesso associato a quello di Nicola Di Martino, noto pregiudicato, che come molti di voi sapranno, è il fratello di mio padre e quindi mio zio. La famiglia non si può scegliere e io certamente non ho scelto la mia. Sì, Nicola Di Martino è mio zio e so bene purtroppo chi è. Proprio per questo motivo, colgo l’occasione di dissociarmi pubblicamente da questa persona, con la quale non ho mai condiviso e non condividerò mai nulla, se non il mio cognome. Questa decisione non è mai stata presa prima di questo motivo semplicemente perché, come specificato poc’anzi, non ho mai condiviso nulla con questa persona e dunque non ho ritenuto necessario, prima di questo momento, di renderlo noto. Ho deciso di dissociarmi da Nicola perché non condivido in nessun modo le sue azioni, le sue idee e i suoi modi di fare. I miei valori e i miei ideali sono ben diversi. Credo nel lavoro onesto e pulito, nella legalità e nella trasparenza, principi che tutti voi sapete non appartengono a Nicola Di Martino, ma che invece sono valori fondamentali che mi ha insegnato mio padre, lavoratore onesto che ha deciso di prendere una strada completamente diversa da quella del fratello. Qualcuno ha scritto ‘La camorra è una montagna di merda’ e io non posso che essere d’accordo con quest’affermazione”.

“I miei non sono voti della camorra” – “Mi addolora profondamente vedere costantemente il mio nome associato a quello di mio zio o ad altre persone con insinuazioni infondate e diffamatorie create unicamente per attaccare una ragazza di 23 anni che deciso di mettersi in gioco per la sua città. Mi hanno accusata di aver ottenuto 468 preferenze grazie alla camorra. A queste persone vorrei porre il mio invito ad ascoltare qualche mio intervento, poiché probabilmente, se mi aveste conosciuto di persona, anche voi mi avreste votato. Ho ricevuto tante preferenze poiché la mia è una famiglia enormemente numerosa e che sa farsi voler bene e sono rammaricata per tutte le persone oneste e perbene che mi hanno votata. La mia candidatura e il sostegno che ho ricevuto sono frutto del mio impegno e dei valori che mi contraddistinguono, non certo di intimidazioni o pratiche scorrette”.

“Pronta alle dimissioni” – “Tuttavia, poiché non sarà sicuramente quest’esperienza politica ad arrestare il mio entusiasmo e la mia determinazione nel perseguire questa carriera, e poiché il mio nome è stato infangato e ingiustamente collegato a quello di una persona con precedenti penali, se la mia candidatura dovesse rappresentare un problema o un disagio per qualche cittadino, sono pronta, anche già domani mattina, a rassegnare le mie dimissioni”.

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