Aversa, “Quale giustizia?”: tavola rotonda del Rotary con Luca Palamara

di Redazione

Si terrà venerdì 25 ottobre, alle ore 19, ad Aversa (Caserta), nella sala conferenze dell’Hotel del Sole, in piazza Mazzini, la tavola rotonda promossa dal Club Rotary “Aversa Terra Normanna”, presieduto dall’avvocato Carlo Maria Palmiero, dal titolo “Quale giustizia?”.

A confrontarsi su questo tema impegnativo saranno: Luca Palamara, già magistrato, scrittore (Il Sistema, 2021, Lobby e Logge, 2022); Giuseppe Cioffi, magistrato, presidente di Sezione Penale del Tribunale di Napoli Nord; Giovanni Corona, magistrato, sostituto procuratore del Tribunale di Napoli Nord; Francesco Urraro, vicepresidente del Consiglio di Presidenza per la Giustizia Amministrativa; Raffaele Costanzo, penalista, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, socio del Club; Alfonso Quarto, penalista; Rocco Romeo, giornalista, TeleClub Italia. I lavori saranno introdotti da Giovanni F. Russo, direttore di TeleClub Italia; e coordinati da Carlo Maria Palmiero, avvocato e presidente del Club.

Il cosiddetto “caso Palamara”, ha disvelato il ruolo delle “correnti” nella assegnazione degli incarichi ai magistrati italiani, mettendo in evidenza un sistema di gestione della giustizia che ha disorientato la cittadinanza, facendo emergere il presunto condizionamento delle nomine in magistratura da parte delle correnti presenti nel Consiglio Superiore della Magistratura (Csm). Il caso ha mostrato come il sistema attuale, in cui giudici e PM appartengono allo stesso ordine, possa essere soggetto a influenze e manovre, riaccendendo il dibattito sulla separazione delle carriere, quale soluzione per garantire trasparenza e ridurre i rischi di commistioni tra potere giudiziario e carriere interne. La separazione delle carriere dei magistrati è un tema centrale nel dibattito sulla giustizia italiana.

Attualmente, i magistrati possono passare tra le funzioni di pubblico ministero (pm) e giudice, mantenendo un’unica carriera.  I sostenitori della separazione chiedono una divisione netta tra le due carriere per garantire l’imparzialità del giudice, ritenendo che la vicinanza tra giudici e pm possa influire negativamente sull’equilibrio del processo. Argomenti a favore: Terzietà del giudice: La separazione renderebbe il giudice davvero indipendente dall’accusa. Indipendenza reciproca: Eviterebbe influenze tra giudici e pm, garantendo un processo più equo. Modello accusatorio: Rafforzerebbe la logica di confronto tra accusa e difesa con un giudice terzo. Argomenti contro: Unità della magistratura: La separazione rischia di frammentare la magistratura, riducendo la visione globale del sistema. Indipendenza del pm: Si teme che un pm separato diventi più dipendente dal potere esecutivo, riducendone l’autonomia. Sistema di autogoverno: Creare due organi separati per giudici e pm potrebbe indebolire l’autogoverno unitario della magistratura.

Con la tavola rotonda gli organizzatori si propongono di esaminare le conseguenze in uno alle prospettive di cambiamento alla luce del Disegno di Legge Costituzionale dal titolo “norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare” presentato lo scorso maggio dal Presidente del Consiglio e dal Ministro della Giustizia.

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