Carinaro celebra Carlo Acutis, “l’apostolo del web”: processione e benedizione telefonini agli studenti

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – Un evento di celebrazione e riflessione in memoria del Beato Carlo Acutis, “l’apostolo del web”, che sarà proclamato santo durante il Giubileo. L’appuntamento è per venerdì 11 ottobre, a Carinaro, dove giungerà la reliquia del Beato e verrà benedetta l’immagine sacra dello studente lombardo morto nel 2006, all’età 15 anni, colpito da leucemia fulminante.

Si comincerà alle 9.30 con la preghiera nel cortile della scuola primaria; alle 10.30 raduno nella scuola media e inizio della processione con la reliquia del beato fino alla chiesa di Sant’Eufemia. A seguire la testimonianza di padre Salvatore Guerra, la proiezione del video della madre del Beato e la benedizione di telefonini, tablet e computer portatili. Nella vicina Oasi di Sant’Eufemia si terrà poi un momento di festa con la consegna di gadget per tutti i ragazzi.

Acutis è diventato un modello di vita cristiana per tanti giovani fedeli, oltre che una sorta di “patrono di internet” dal momento proprio la Rete veniva usata dal ragazzo per divulgare e testimoniare la sua fede. Ai fini della beatificazione, avvenuta nel 2020 ad Assisi, la Chiesa ha attribuito ad Acutis la miracolosa guarigione di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni affetto da pancreas anulare, una rara anomalia anatomica congenita del pancreas, evidenziata da un esame clinico nel 2012, che avrebbe potuto essere corretta solo con un intervento chirurgico.

Più recentemente, il 23 maggio scorso, papa Francesco ha autorizzato il “Dicastero delle cause dei santi” a promulgare il decreto relativo al riconoscimento di un secondo miracolo attribuito all’intercessione del beato Acutis, riguardante la guarigione di Valeria Valverde, una ragazza nata in Costa Rica il 2 maggio 2001, studentessa a Firenze dal 2018, operata per un gravissimo trauma cranico dovuto a una caduta dalla bicicletta, avvenuta il 2 luglio 2022. Dalle sue condizioni, giudicate disperate dai medici, è guarita completamente e rapidamente dopo che la madre, Liliana, aveva pregato sulla tomba del beato, chiedendone l’intercessione.

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Redazione
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