Cesa (Caserta) – Il Cesa Street Art Festival apre oggi in un clima di grande dolore, profondamente segnato da due gravi lutti che hanno colpito la comunità negli ultimi mesi. In rispetto del momento di sofferenza collettiva, l’evento sarà spogliato della sua veste di festa: tutti gli eventi serali previsti sono stati annullati. Tuttavia, rimane intatta la sostanza dell’iniziativa: la creazione di murales da parte degli artisti coinvolti, un gesto necessario per restituire un po’ di energia positiva a una comunità lacerata.
La decisione di mantenere attiva la parte artistica del festival è stata presa con l’intento di offrire alla comunità uno spazio di riflessione e condivisione, attraverso l’arte come strumento di cura e rigenerazione. Davide Montuori, direttore artistico del festival, ha espresso chiaramente il significato che l’arte può assumere in momenti così difficili. “È la seconda volta che eventi luttuosi fermano a Cesa le attività in programmazione”, ha detto Montuori, sottolineando come il lutto sia una “cesoia” che separa un prima da un dopo. “Il lutto ferma il tempo, altera la dimensione spazio-temporale, individuale e collettiva”. Montuori ha parlato del potere rigenerativo dell’arte in questo contesto: “L’arte, a mio giudizio, ha la capacità di inserirsi in questa cesoia con gentilezza, provando a ricompattare le ferite del sangue e del suolo di una comunità che piange i propri figli. Presentando un potente messaggio di condivisione dei sentimenti attraverso le immagini”.
L’arte, secondo Montuori, ha il compito di “costruire una forma che ricopra l’elemento scabroso della ferita”, citando Massimo Recalcati. “Quando il dolore sopraggiunge come squarcio dell’animo, l’arte permette di visualizzare nell’immagine un segno visibile della lacerazione. Quel segno, condiviso, consente di riprendere i fili dell’esistenza e avviare le persone verso un percorso di cura”. Nel contesto del Cesa Street Art Festival, la creazione di murales rappresenta non solo un gesto estetico, ma un percorso verso la ricostruzione emotiva di una comunità. “L’arte può introdurre semi di luce nell’ombra più nera – ha continuato Montuori – e ciò che non si riesce ad esprimere con le parole, si dice nelle forme, nei colori, nelle pennellate”.
Nonostante l’annullamento degli eventi serali, gli artisti continueranno a lavorare sulle loro opere, con la missione di trasformare il dolore in un processo di condivisione e riflessione. Montuori ha concluso il suo intervento con un forte messaggio di incoraggiamento ai suoi collaboratori e alla comunità artistica: “L’energia di tanti artisti assieme può svolgere la funzione non di cancellare la crisi del cordoglio, ma di accoglierla, trasformandola nella capacità di mantenere il pathos al riparo dall’irruzione della follia. La mia più totale solidarietà a Cesa e agli artisti, chiamati, forse più di prima, al compito di riscattare culturalmente la vita umana dal rischio di annichilimento che la morte comporta”. Infine, ha aggiunto: “Voglio fare i miei più sentiti auguri al mio team di lavoro, che insieme a tante personalità, sta rispondendo a questa chiamata. C’è solo una cosa più potente del cervello, ed è l’unione di tanti cervelli” di individui con l’animo puro. Buon lavoro a tutti”.
Il Cesa Street Art Festival si terrà a porte chiuse, come concordato con l’Amministrazione comunale, per rispettare il dolore del cordoglio. Con l’inaugurazione dei murales, gli artisti e tutto lo staff vogliono donare nuovamente bellezza alla città così tremendamente colpita dal buio del lutto. Per gli aggiornamenti sul nuovo programma e sull’inaugurazione lo staff vi invita a seguire il sito www.cesastreetart.it e le pagine social Instagram e Facebook.