Sono stati i movimenti sospetti dei quattro agricoltori del napoletano ed il continuo andirivieni di autovetture dalla stradina sterrata che conduce ad un pescheto in agro di Sessa Aurunca, nel casertano, che nella mattinata odierna hanno attirato l’attenzione di una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia Carabinieri.
I militari, dopo aver percorso a bordo della gazzella, con non poche difficoltà il tratto di strada interpoderale che conduce ad un deposito ben nascosto dalla fitta vegetazione, hanno sorpreso gli agricoltori mentre, in un’improvvisata piantagione di cannabis indica, stavano essiccando numerosissimi arbusti e confezionando in buste in plastica, infiorescenze di cannabis indica già pronta per essere ceduta. I quattro, padre, due figli e un nipote, di cui tre vecchie conoscenze dei militari, con precedenti per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sono stati subito bloccati ed arrestati.
Nel corso della perquisizione personale, estesa anche al vicino deposito, artigianalmente costruito sul terreno sul quale avrebbero dovuto coltivare solo pesche, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 41 chili di marijuana essiccata pronta per essere confezionata, un chilo di infiorescenze di canapa indiana, già imbustate in sacchetti di cellophane, materiale vario per il confezionamento dello stupefacente, quattro smartphone e la somma in contanti pari a 550 euro.
La marijuana sequestrata, qualora avesse raggiunto i centri di smistamento e vendita, avrebbe fruttato oltre 120mila euro di profitti illeciti. Gli arrestati sono stati condotti nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.