Teverola (Caserta) – “In merito all’ultimo Consiglio comunale e alla gravissima, sconcertante vicenda giudiziaria che ha sconvolto la vita istituzionale e civica di Teverola, appare opportuno mantenere fermi alcuni punti essenziali ed evitare un vortice indiscriminato, demagogico e qualunquista di reazioni utili solo a parlare alla pancia della gente e non a rafforzare il senso di responsabilità, il richiamo al dovere e all’esigenza di vicinanza ai cittadini, che gli uomini delle istituzioni sono chiamati ancor più ad avvertire, in situazioni simili”. Così Raffaele Improta, già consigliere comunale, esordisce nel commentare il clima di tensione che sta accompagnando gli sviluppi dell’inchiesta sul presunto sistema corruttivo che avrebbe riguardato la precedente amministrazione guidata da Tommaso Barbato.
“E’ bene, dunque, ricordare, anzitutto, che la responsabilità penale è personale. Fare di tutt’erba un fascio – continua Improta – non giova né a chi è estraneo ad addebiti né a chi spara nel mucchio, perché, in tal modo, si semina gratuitamente e iniquamente, un indiscriminato discredito su chiunque si occupi della cosa pubblica, a prescindere da come lo faccia, senza distinzione alcuna. In secondo luogo, il terremoto giudiziario avvenuto attorno al Comune non riguarda in alcun modo l’operato dell’attuale Amministrazione, in carica da solo 4 mesi, bensì fatti risalenti ad anni addietro, e a nessuno è dato di alzare fumi e polveroni per tentare insinuazioni irricevibili e inammissibili. In terzo luogo, proprio le vicende occorse non permettono a nessuno strumentalizzazioni politiche sugli accadimenti, perché non lo consente la trasversalità stessa di orientamenti colpiti dalle decisioni della magistratura, sulle quali il corso della giustizia vedrà le verifiche e i loro esiti, secondo i principi della nostra Costituzione e della nostra civiltà giuridica”.
“Facciamo lavorare chi ne è preposto senza tifoserie da stadio, la delicatezza dei fatti lo richiede. Il ‘chi è senza peccato…’, alla luce dei provvedimenti giudiziari presi, riguarda tutti gli ambiti, trasversalmente nessuno dei quali, dunque, può ergersi a giudice di nessun altro”, aggiunge Improta, sottolineando: “Visto che stiamo ancora in democrazia, finché una maggioranza sosterrà l’Amministrazione comunale in carica, essa ha non solo il diritto ma anche il dovere, insieme al Consiglio comunale, di continuare l’azione di governo anzi, ora più che mai, di buon governo, come voluto dagli elettori”.
“Il populismo – conclude Improta – è un lusso che si permettono i profittatori delle criticità, delle difficoltà; il dovere civico e il senso di responsabilità verso le istituzioni e verso i cittadini, invece, sono propri di chi vuole il bene della città e dei suoi abitanti e non l’aggiunta di problemi a quelli già noti e agli altri, gravissimi, che sono divampati negli scorsi giorni nel nostro Comune. Ai tanti, che sollecitano questa maggioranza a dare le dimissioni diciamo di stare sereni. Teverola e i teverolesi tutti non lo meritano, meritano di essere amministrati da persone serie, oneste, perbene e capaci. Diamogli tempo, la situazione lo richiede”.