Trentola Ducenta (Caserta) – “Ossessione o paranoia? Non riusciamo a ben definire se può trattarsi più di ossessione o paranoia. Certo è che è autentica bramosia del potere, ad ogni costo. Questo è quello che evidenziamo dagli atteggiamenti accusatori e provocatori portati avanti in modo particolare e non sempre lineari dal presidente dell’associazione ‘Insieme per la Città’.
Tralasciamo le oramai stantie pseudo battute generate da una mente alterata che non suscitano più alcuna ilarità se non in qualche stolto appartenete alla cerchia del presidente estensore del recente manifesto denigratorio. Per quanto attiene le osservazioni sui lavori pubblici mosse dallo stesso, l’Amministrazione comunale conferma la piena fiducia nel Dirigente dell’Area Lavori pubblici e nei suoi collaboratori e puntualizza che, nel pieno rispetto delle disposizioni normative, nel comune di Trentola Ducenta, oggi, esiste e vige una netta e definita separazione tra i compiti e le attribuzioni spettanti alla parte politica e a quella amministrativa: una condizione inesistente in passato, perché, il presidente in questione, era abituato a certe ingerenze facendone un proprio modus agendi. Oggi tutto questo non avviene più: i tempi e, fortunatamente, anche le persone sono cambiate! Nessuno si è mai permesso di interferire nelle decisioni del Dirigente e nelle scelte tecniche. Nessuna confusione dei ruoli come forse avveniva in passato quando esisteva il padre-padrone.
L’Amministrazione comunale attuale, nella sua interezza di maggioranza e opposizione, è composta da persone perbene e rispettabili che svolgono correttamente il proprio ruolo, cosa che probabilmente non si può affermare per il passato, quando era difficile svolgere anche il semplice ruolo di consigliere comunale: tutto veniva deciso dal ‘dominus’ incontrastato ed incontrastabile. Confronto e dialettica erano di fatto vere chimere! Per le polpette, e aggiungiamo anche per i polpettoni, rimandiamo al mittente: chef rinomato e riconosciuto.
Passiamo al PUC. L’estensore del manifesto sa bene quello che lui ha realizzato e cosa ha prodotto sul territorio. Ci sono persone che ancora oggi, a distanza ormai di anni, piangono per gli effetti devastanti provocati dallo strumento di regolamentazione urbanistica dell’epoca. Altro capitolo strettamente legato è stato quello delle pratiche urbanistiche: che restavano chiuse, a lungo, nei suoi cassetti in attesa della … penitenza (in ginocchio) da parte dei destinatari del provvedimento. Come non ricordare che la sua approvazione del PUC fu determinata in assoluto dispregio ed incurante delle osservazioni contrarie dell’Ente Provincia di Caserta. Considerato tutto ciò, riteniamo di fare volentieri a meno della collaborazione offerta, abborriamo l’idea di rifarci alle metodologie usate per la redazione del PUC: i guasti prodotti all’epoca sono più che sufficienti. Ora dobbiamo cercare di porvi rimedio. Si parla della fascia di rispetto cimiteriale: ma, per il passato, non esisteva la norma del rispetto? Come mai solo adesso ci si pone il problema? Qual era allora la distanza prevista?
Passiamo a Publiservizi, per la quale, sempre l’estensore del manifesto, tanto attento e puntiglioso per gli altri argomenti trattati, indica erroneamente come data della gara il 2016. In realtà, tutte le procedure e la stessa gara furono espletate nel 2015 dall’allora sindaco Michele Griffo. E le richieste di assunzioni? A quanto ci risulta, ne beneficiarono sempre componenti dell’amministrazione Griffo per propri congiunti, anzi, un componente dell’amministrazione perché l’altro fu escluso; infatti, ad oggi, soltanto che uno di loro è ancora in forza alla società in questione. Forse fu fatta valere la regola del più forte? Con la Publiservizi, quest’amministrazione ha esclusivamente rapporti di collaborazione istituzionale e non di altro.
Un accenno al Cottolengo, ancora una volta tirato in ballo. Pensando di trovare un possibile vantaggio (?) screditate e non disdegnate di continuare a buttare fango su una struttura che merita solo rispetto e attenzione, facendola passare come sprovveduta ed incapace di autogestirsi. Vergognatevi!
Smettiamola con questi metodi superati e ben conosciuti dalla Città come pure sarebbe il caso di finirla con il continuo incalzare i cittadini, rinvangando e rinfacciando ‘favori’ concessi in passato. I cittadini sono stanchi, esausti e, per fortuna, attenti conoscitori di persone e fatti. L’estensore del manifesto ha sempre asserito di voler parlare di politica ma fino ad oggi di politica non si è proprio interessato. Qual è la sua valenza? Si attribuisce con presunzione un’autorità non posseduta e non riconosciuta!
Per finire, ci sconcerta il ruolo di comparsa a cui si è ridotta l’altra associazione titolare del manifesto, che si lascia coinvolgere in quest’azione di pura destabilizzazione, che tende a portare vantaggio al solo, unico, vero estensore. Eppure, l’intelligenza non vi manca, non avete o non volete ancora comprendere il progetto di quest’ultimo? Consentiteci di aiutarvi: non ha finalità altruistiche ma solo ed esclusivamente personalistiche!”.
Il Gruppo di Maggioranza Consiliare
Apicella Sindaco