Alluvioni in Spagna, oltre 70 morti. Governo dichiara tre giorni di lutto nazionale

di Redazione

Il numero delle vittime dell’alluvione in Spagna è salito ad almeno 72 persone: lo hanno riferito fonti governative al quotidiano El País. Diverse persone restano disperse. Le operazioni di soccorso proseguono nel sud e nell’est della Spagna, ma sono state ostacolate da linee elettriche abbattute che hanno interrotto l’erogazione di elettricità, nonché da reti telefoniche crollate e strade che rimangono impraticabili.

Il governo spagnolo dichiara tre giorni di lutto nazionale e ribadisce che la “priorità assoluta” delle autorità nella gestione dell’emergenza per le inondazioni a Valencia è quella di “aiutare chi sta ancora cercando i propri cari”. “La Spagna intera piange con tutti voi”, ha detto il premier Pedro Sánchez, “non vi lasceremo soli”. Il leader iberico ha anche detto che lo Stato si impegnerà ad assistere le popolazioni colpite a “ricostruire le proprie vite il prima possibile”, così come le loro “strade, piazze e ponti”.

Il forte maltempo non ha imperversato solo nella zona di Valencia, ma anche in altre zone della Spagna. Come riportato dai media iberici, una tromba d’acqua ha colpito nel giro di pochi minuti Jerez de la Frontera, città situata vicino alla costa atlantica, in provincia di Cadice. Alcuni video mostrano diverse strade del centro completamente allagate, con auto rimaste bloccate, cassonetti trascinati via e pedoni in difficoltà.

Il sindaco di un comune vicino a Valencia ha parlato di persone ‘intrappolate come topi’ nelle auto e nelle abitazioni travolte dalle inondazioni. Di molti automobilisti, al volante al momento del nubifragio, non si hanno più notizie. Nella provincia di Valencia circa 155mila case sono senza elettricità e i servizi di telecomunicazione, telefoni, cellulari e connessioni Internet sono fuori uso in numerose zone. Le autorità spagnole affermano che in otto ore a Valencia è caduta la pioggia di un anno. Come scrive El Pais, l’Agenzia meteorologica statale (Aemet) aveva alzato ieri alle 8 il livello di allerta da arancione a rosso per la costa meridionale di Valencia, dove in appena un’ora si erano accumulati 90 litri. Si stimava che le piogge avrebbero potuto essere dai 150 ai 180 litri per metro quadrato, ma alla fine ne sarebbero stati rilevati più di 445, secondo i dati provvisori.

“La mia solidarietà va alle popolazioni del sud e dell’est della Spagna che stanno affrontando inondazioni estremamente gravi che stanno avendo conseguenze catastrofiche. Ringrazio gli operatori dell’emergenza che stanno facendo del loro meglio per aiutare le persone in difficoltà. L’Europa è pronta ad aiutare”. Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Emmanuel Macron ha espresso oggi la “solidarietà” della Francia dopo le drammatiche inondazioni in Spagna e ha sottolineato la “disponibilità” della Francia a schierare i mezzi “ritenuti utili dai soccorritori sul posto”.

“Una violenza simile non si era mai vista in cent’anni – osserva un esperto del Cnr, Antonello Pasini. L’alluvione su Valencia è stata dovuta a quella che chiamiamo una ‘goccia fredda’ – spiega -: una depressione con aria fredda all’interno, che si stacca dal flusso delle correnti d’aria che vanno da ovest verso est e scende alla latitudine della Spagna. Non è un fenomeno rarissimo, ma con il riscaldamento globale è diventato più intenso”.

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