Campania, indagato il consigliere regionale Giovanni Zannini: “Favori a imprenditori in cambio di gita in yacht e scooter”

di Redazione

Perquisiti a Mondragone (Caserta), su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, l’abitazione e l’ufficio di Giovanni Zannini, consigliere regionale del gruppo “De Luca Presidente” e presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale della Campania. L’avvocato mondragonese risulta indagato per corruzione e concussione insieme ad altre sei persone, tutti imprenditori. Anche a carico di questi ultimi i carabinieri del reparto territoriale di Aversa hanno effettuato perquisizioni.

Le dimissioni del dirigente Asl e i “pizzini” – Secondo le contestazioni avanzate dal procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Pierpaolo Bruno, Zannini avrebbe ricevuto diversi favori da imprenditori – da una gita su un lussuoso yacht ai motorini per i figli – in cambio di suoi “interventi” presso un comune del Casertano e la Regione. Stando sempre alle indagini finora compiute, l’esponente della maggioranza De Luca avrebbe, inoltre, costretto a rassegnare le dimissioni un importante dirigente dell’Asl Caserta: l’ex direttore sanitario Enzo Iodice, in passato ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere ed ex segretario provinciale del Pd casertano, che lasciò l’incarico nel settembre 2023. Iodice – attualmente coordinatore di tutti i distretti sanitari dell’Asl di Caserta – non avrebbe voluto sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine. E qui emergerebbe la figura di Antonio Postiglione, definito dalla Procura come “esecutore”. Il 18 settembre 2023, ricostruisce la Procura, su mandato di Zannini il direttore Postiglione avrebbe intimato a Iodice o di accettare l’incarico di direttore sanitario all’ospedale “San Pio” di Benevento o di rassegnare le dimissioni. Il 19 settembre successivo Iodice lasciava l’incarico nell’azienda sanitaria casertana. La Procura sarebbe in possesso di immagini in cui il consigliere regionale temendo di essere sotto indagine, avrebbe distribuito foglietti di carta all’interno degli uffici dell’Asl. Per gli inquirenti quei “pizzini” contenevano i nomi da lui caldeggiati. Negli uffici dell’Asl erano state piazzate delle telecamere. In una circostanza un dipendente della direzione generale aveva scoperto una cimice. Pur non avendo Iodice mai sporto denuncia riguardo le presunte pressioni ricevute dal consigliere regionale, è da quel momento che sono partite le indagini dei carabinieri.

I presunti favori da Campoli e dai Griffo – Tra gli imprenditori coinvolti nell’indagine figura Alfredo Campoli, indagato con la figlia, dal quale Zannini avrebbe ricevuto in regalo due motorini per i figli in cambio dell’intervento al Comune di Teano in relazione ad un appalto nel settore ambientale a cui l’imprenditore era interessato. Altro episodio di corruzione contestato a Zannini riguarda l’intervento richiesto al consigliere regionale dai fratelli imprenditori, entrambi indagati, Paolo e Luigi Griffo, titolari dell’azienda “Spinosa Spa” di Castel Volturno (specializzata nella produzione di mozzarella di bufala campana Dop e dei suoi derivati) per realizzazione di un impianto di produzione di mozzarella per il quale gli stessi Griffo dovevano risolvere problematiche di carattere amministrativo con la Regione Campania. In cambio del suo impegno a risolvere la vicenda presso gli uffici regionali, Zannini avrebbe ricevuto in cambio una gita su un lussuoso yacht.

Zannini: “Chiederò di essere ascoltato” – “Confido nell’operato della magistratura, a cui ho fornito la massima collaborazione, e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati”, fa sapere il consigliere regionale, che sottolinea: “Posso già adesso chiarire che ho pagato sia il viaggio che i motorini, come risulta da regolare bonifico che fornirò ai magistrati”.

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