“Magazzino 18”, Simone Cristicchi racconta a Durazzo le storie di italiani esuli di Istria, Fiume e Dalmazia

di Redazione

L’associazione “New Umor Sound “di Durazzo, il prossimo 14 novembre, dalle ore 12 alle 13, nella sala ovale del Palazzo dei Congressi, presenterà alla Fiera Internazionale del Libro di Tirana il volume di Simone Cristicchi con Jan  Bernas, “Magazzino 18” tradotto in albanese da Yllka Hasani, copertina di Massimo Battista ed edito in Albania dalla Shoqata New Umor Sound su concessione della Mondadori, dal tema: Storie di italiani esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia. Verrà presentato da Ariola Kondakciu e stampato da Botimet Jozef Shpk.

Montagne di sedie aggrovigliate come ragni di legno. Legioni di armadi desolatamente vuoti. Letti di sogni infranti. E poi fotografie, pagelle, diari, reti da pesca, pianoforti muti, martelli ammucchiati su scaffalature imbarcate dall’umidità. Questi e innumerevoli altri oggetti d’uso quotidiano riposano nel Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste. Oltre sessant’anni fa tutte queste masserizie furono consegnate al Servizio Esodo dai legittimi proprietari, gli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia, un attimo prima di trasformarsi in esuli: circa trecentocinquantamila persone costrette a evacuare le loro case e abbandonare un’intera regione in seguito al Trattato di pace del 10 febbraio 1947, che consegnò alla Jugoslavia di Tito quel pezzo d’Italia da sempre conteso che abbraccia il mare da Capodistria a Pola.

Di questa immensa tragedia quasi nessuno sa nulla. Eppure è storia recente, a portata di mano e soprattutto abbondantemente documentata: basta aprire le porte del Magazzino 18. Porte che Simone Cristicchi ha spalancato. In questo libro di forte valore civile, Cristicchi ha il doppio merito di coinvolgerci in un vortice di emozioni e di «riattaccare» ai libri di storia queste pagine colpevolmente strappate o omesse.

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