Tre persone sono state indagate per la morte di Attilio Franzini, il 47enne operaio trasfertista di Formia (Latina), dipendente della Salcef, investito e ucciso da un treno mentre stava lavorando, nei pressi della stazione di San Giorgio di Piano (Bologna) intorno alle 4.30 del 4 ottobre.
Si tratta di iscrizioni con avvisi di garanzia, decise sulla base della prima informativa della polizia ferroviaria, alle persone a cui dovranno essere chiesti chiarimenti sulla dinamica dell’incidente che ha coinvolto un Intercity Notte. L’indagine è per omicidio colposo. Le iscrizioni sono state fatte dalla Procura bolognese per assicurare il diritto di difesa fin dalla prima fase delle indagini.
Intanto è il giorno dello sciopero proclamato da sindacati dopo la morte sul lavoro: per due ore si fermeranno i metalmeccanici e gli edili delle manutenzioni ferroviarie. I sindacati lanciano un appello ai lavoratori perché partecipino al presidio che si terrà nel pomeriggio dell’8 ottobre a partire dalle 17 di fronte alla Stazione centrale di Bologna. “Basta morti sul lavoro, basta morti su appalto”, scandisce Michele Bulgarelli, il segretario della Cgil di Bologna, che assieme a Cisl e Uil ha indetto lo sciopero.