Napoli – Il diritto al gioco come diritto imprescindibile tra quelli che dovrebbe avere un bambino in ogni angolo del Pianeta: lo ribadirà Giochi Uniti in occasione della Giornata Universale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza le cui celebrazioni a Napoli si terranno in un grande evento targato Unicef che verrà ospitato il 22 novembre prossimo in Mostra d’Oltremare.
L’impegno di Giochi Uniti, casa editrice partenopea leader nel settore dei giochi da tavolo, è da sempre orientato a diffondere il valore del gioco come diritto universale, che favorisce la crescita armoniosa e la costruzione di relazioni umane autentiche, lontano da quelle che possono essere vere e proprie “solitudini digitali”. “Il gioco da tavolo torna a essere un rifugio di socialità e contatto autentico”, sottolinea Stefano De Carolis, coo di Giochi Uniti. “I giochi da tavolo hanno il potere di riunire le persone intorno a un tavolo, promuovendo non solo il divertimento, ma anche il rispetto e la condivisione”.
Questi i valori che Giochi Uniti porterà – insieme a tanto buon sano divertimento – durante l’evento realizzato ad hoc per la manifestazione, e aperto ai ragazzi dalle 10.00 alle 12.30 circa. Durante la sessione, bambini e famiglie potranno immergersi in un laboratorio interattivo con una varietà di giochi da tavolo scelti dallo staff tra quelli destinati ai giovani che maggiormente stimolano la creatività rafforzando i legami tra i partecipanti. Sono previsti tavoli specifici per fascia d’età e demo di alcuni dei giochi cult come “Carcassone” e “Catan”. “Ogni bambino ha il diritto di crescere in un ambiente che favorisca il suo benessere psicofisico, e il gioco è parte integrante di questo percorso”, prosegue De Carolis. “La nostra collaborazione con Unicef Italia è per noi un motivo di orgoglio e allo stesso tempo una testimonianza tangibile de nostro impegno per rendere il mondo un posto migliore… partendo dalle radici”.
La manifestazione, aperta a centinaia di bambini, vedrà Giochi Uniti impegnata in attività ludiche che non solo intratterranno, ma lasceranno un messaggio profondo: giocare significa crescere, comprendere e condividere. “Un diritto – conclude De Carolis – che non andrebbe negato a nessun bambino ad ogni latitudine e longitudine”.