Aversa (Caserta) – “La neofita consigliera Ferrara, nota nei Consigli comunali per la sua assenza, ci ha ormai abituati e, direi, annoiati con i suoi periodici comunicati stampa, spesso scritti a più mani e in netto contrasto con i suoi messaggi chat, spesso sgrammaticati”. Così il capogruppo di “Aversa Italia”, Massimo Virgilio, commenta le ultime dichiarazioni della consigliera Adele Ferrara. Eletta nella lista rappresentata in Giunta dal vicesindaco Alfonso Oliva ma di recente resasi indipendente in Assise, ora Ferrara chiede al sindaco Franco Matacena una “verifica di maggioranza” che metterebbe in discussione, di fatto, il ruolo di Oliva nell’esecutivo, dal momento che la lista “Aversa Italia” ora ha un componente in meno tra gli scranni del Consiglio.
Per Virgilio si tratta “dell’ennesimo attacco, abietto e vile, diretto alla maggioranza, che peraltro evita di affrontare nelle riunioni in presenza”. Il capogruppo non bada al politichese: “Mi vedo costretto a mettere da parte il mio abituale garbo istituzionale, che finora mi ha portato a ignorare il suo maldestro modus operandi, per fare chiarezza sui comportamenti della consigliera Ferrara, comportamenti che di politico non hanno nulla. L’ultima velina diffusa è un vero e proprio manifesto dell’ipocrisia. Si tratta del risultato finale di un progetto preordinato, volto a ‘sfruttare’ la lista ‘Aversa Italia’ come mero veicolo per raggiungere finalmente, e dopo numerosi tentativi, l’elezione a consigliera comunale”.
“Grazie ai 23 candidati della lista ‘Aversa Italia’ – prosegue Virgilio – la consigliera ‘per caso’ Ferrara è riuscita, dopo anni di insuccessi, a ottenere il seggio. È inoltre l’unica consigliera di tutta la maggioranza a non aver rinunciato alla carica di capogruppo e, ricattando politicamente la maggioranza con la sua assenza strumentale in Consiglio comunale, si è fatta eleggere – da assente – presidente della commissione Bilancio e componente della commissione Politiche Sociali…per le sue evidenti qualifiche professionali! Oggi, dimenticandosi di aver ‘politicamente’ preso tutto ciò che poteva grazie alla lista ‘Aversa Italia’ (elezione a consigliera, carica di capogruppo, presidenza di commissione e ruolo di componente), prima si dichiara indipendente e poi, da indipendente, dopo poche settimane e ancora assente all’ennesimo Consiglio comunale, chiede una verifica di maggioranza, arrivando addirittura a invocare un rimpasto di giunta, probabilmente per ottenere un posto in giunta per il suo mentore”. “Ha proprio ragione: ci vuole coraggio!”, conclude Virgilio.