Carinaro, l’opposizione: “Su biodigestore finora solo chiacchiere da Dell’Aprovitola”

di Daniela Rosato

Carinaro (Caserta) – “Finora solo chiacchiere”. Il gruppo consiliare di opposizione “Carinaro in Avanti” punta il dito contro l’amministrazione comunale sul biodigestore che dovrebbe sorgere nel territorio della confinante Gricignano. Una vicenda che, di recente, ha mobilitato migliaia di persone in una protesta a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, ma che secondo il gruppo di minoranza guidato dalla capogruppo Tina Della Volpe richiederebbe un impegno ben più concreto da parte della sindaca Annamaria Dell’Aprovitola e della sua coalizione.

In una nota dai toni accesi, “Carinaro in Avanti” accusa l’amministrazione di incoerenza e di aver escluso la minoranza dalle decisioni strategiche. “La questione del biodigestore di Gricignano non è solo una sfida ambientale e di salute pubblica, ma anche un banco di prova per la credibilità politica di chi amministra. Dall’atteggiamento di chi guida l’attuale maggioranza, purtroppo, ricaviamo esempi lampanti di incoerenza e doppiezza”, si legge.

Il gruppo consiliare critica la scelta dell’amministrazione di limitarsi a invitare l’opposizione a partecipare alla manifestazione, senza un reale coinvolgimento nel processo decisionale: “Essendosi limitata a inoltrarci l’invito a partecipare a una manifestazione, in concreto l’amministrazione ha scelto di escludere il gruppo di minoranza da un procedimento fondamentale per il nostro territorio. Eppure, proprio Dell’Aprovitola, quando era in minoranza, aveva aspramente criticato l’allora amministrazione Affinito che, invece, almeno aveva tentato di condividere una delibera consiliare di indirizzo. Con ineguagliabile faccia di bronzo, sedendo dall’altra parte del tavolo, oggi si comporta molto peggio chi, allora, aveva contestato con forza. Ci dispiace davvero: l’esclusione della minoranza dalla definizione delle strategie da percorrere indebolisce la lotta contro il biodigestore e priva la comunità di un fronte solidamente unito”.

L’opposizione ritiene che via sia un’assenza di azioni concrete rispetto a quanto avvenuto nei comuni limitrofi: “Mentre le comunità a noi vicine stanno facendo la loro parte, da noi si fanno solo chiacchiere, anzi neanche quelle. Gricignano, ad esempio, ha portato in Consiglio comunale una delibera finalizzata a far dichiarare ‘aree sature’ quelle del comprensorio dove dovrebbe essere costruito il biodigestore. Da noi, Dell’Aprovitola si è limitata a partecipare a una riunione organizzata nell’aula consiliare di Gricignano. In sede di conferenza dei servizi, purtroppo, la politica del ‘No’ non basta”.

Secondo “Carinaro in Avanti”, la mancanza di documenti e strategie condivise rischia di compromettere la lotta contro l’impianto: “Non basterà fare chiacchiere. Per ottenere risultati servono documenti solidi e strategie concrete. Il coinvolgimento delle opposizioni e delle associazioni locali, Gricignano lo dimostra, non è un’opzione, ma un obbligo morale, politico e giuridico per chi amministra”. Infine, un’accusa forte all’amministrazione: “La tutela della salute e dell’ambiente non può essere usata come slogan, e deve tradursi in azioni trasparenti, condivise ed efficaci a garantire un futuro salubre alla nostra comunità. Operando diversamente, si pongono le condizioni perché tutti coloro che vorranno predare il nostro territorio troveranno terreno fertile: è, forse, quello che si vuole?”.

Il dibattito sul biodigestore, pertanto, continua a sollevare tensioni politiche, mettendo al centro la necessità di un fronte comune e di azioni incisive per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico