500mila euro di merce sottratta a supermercato nel Casertano: assolti cassiera e marito di un’altra dipendente

di Redazione

Erano finiti sotto processo per aver rubato merce in un supermercato del Casertano, nel quale uno degli imputati, una donna di 52 anni, lavorava come cassiera.

La decisione è stata assunta dal giudice Honoré Dessi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha accolto le tesi difensive degli avvocati Gaetano D’Orso, che rappresentava la 52enne R.B., di San Prisco, e degli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, che rappresentavano l’altro imputato, G.P., 62enne sammaritano, marito di un’altra dipendente del supermercato, anche lei finita a giudizio.

Secondo l’accusa, durante il servizio, la cassiera non aveva scannerizzato gli articoli acquistati dal 62enne, non regolarizzando l’operazione commerciale con l’emissione di uno scontrino fiscale. Con queste modalità sarebbero state sottratte al supermercato ingenti quantità di merce che la cassiera avrebbe ceduto all’acquirente per un importo complessivo – relativo a tutte le persone coinvolte nel processo – stimato intorno alle 500mila euro. Nel processo erano costituiti parte civile gli amministratori della società commerciale.

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