Capodrise, uccise madre strangolandola: doppia assoluzione per infermità mentale

di Redazione

Capodrise (Caserta) – Nuova assoluzione, per incapacità di intendere e volere al momento del fatto, per Francesco Plumitallo, il 30enne di Capodrise reo confesso di aver strangolato la propria madre, Patrizia Lombardi Vella, detta Rosa, 55 anni, originaria di Marcianise, il 14 novembre 2023.

Il giudice Valenziano del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto le ragioni dei suoi difensori, gli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, che avevano esibito e fatto acquisire al fascicolo del dibattimento la perizia psichiatrica d’ufficio disposta in altro processo dal professor Raffaele Sperandeo. L’accusa per Plumitallo, questa volta, era di incendio doloso dell’autovettura della madre, avvenuto qualche anno fa.

L’uomo attualmente si trova ristretto presso la Rems di Calvi Risorta su ordine della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere dinanzi alla quale era comparso sei mesi fa con l’accusa di omicidio volontario ai danni della madre per averla strangolata nella propria abitazione mentre era in cucina intenta alle faccende domestiche. La donna venne aggredita alle spalle dal figlio, senza motivo e colto da un raptus. Anche per quel fatto Plumitallo venne assolto con la stessa formula di infermità mentale, come avevano chiesto i suoi difensori Crisileo, ed erano stati disposti solo due anni di permanenza in Reims, misura che il trentenne sta tuttora scontando.

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