Un’azienda specializzata nello spurgo delle fognature, che faceva pubblicità on line, nascondeva in realtà una organizzata associazione dedita alla truffa e all’estorsione.
Sono 13 le persone (11 finite in carcere e 2 ai domiciliari) gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere finalizzate alla commissione di estorsioni e truffe aggravate dalla minorata difesa finite nel mirino di una complessa indagine condotta dalla Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, che ha consentito di disarticolare un ramificato sodalizio criminoso che con il pretesto di eseguire spurghi fognari, inondava gli appartamenti di liquami per truffare e estorcere denaro ai danni di cittadini di Roma e provincia.
Le investigazioni dell’operazione denominata “Pecunia non olet” hanno inizio nel 2022, con la scoperta dell’esistenza di una ditta che pubblicizzava online l’attività commerciale di spurghi utilizzando una squadra dedita ai primi interventi, aventi carattere d’urgenza, di ripristino delle fognature. Secondo quanto emerso dalle indagini, quando giungevano sul luogo dell’intervento, gli operai, agendo con uno schema sistematico e consolidato, dopo aver richiesto il pagamento anticipato della somma di 500 euro, aggravavano volontariamente, ostruendoli deliberatamente con ingegnosi stratagemmi e in taluni casi attraverso una inutile ricerca del tubo ostruito previa demolizione del pavimento o della parete, l’intasamento degli scarichi, determinando quindi una esorbitante fuoriuscita di liquame che inondava tutto l’ambiente circostante e in alcuni casi gli interi appartamenti.
Il cliente, catapultato in uno scenario surreale a causa delle escrezioni disseminate ovunque e dell’odore nauseabondo che invadeva l’ambiente, si vedeva costretto ad accettare un intervento di urgenza, il cui prezzo veniva valutato secondo un fantasioso calcolo al metro lineare, che faceva schizzare il costo di una banale, nonché ordinaria, manutenzione dell’impianto fognario a migliaia di euro. IN ALTO IL VIDEO