Provincia Caserta, Magliocca conferma dimissioni da presidente e sindaco di Pignataro

di Redazione

Caserta – In una conferenza stampa tenutasi oggi nella giunta della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca ha confermato le dimissioni da presidente della Provincia e da sindaco di Pignataro Maggiore. Decisione adottata dopo essere stato indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per corruzione e concussione, in quanto accusato di aver fatto pressioni su alcuni dirigenti provinciali, anch’essi indagati, affinché affidassero appalti ad imprenditori che in cambio garantivano a Magliocca la sponsorizzazione di squadre di calcio dilettantistico in cui militava il figlio. Le dimissioni, da domani, diverranno efficaci.

“Voglio garantire tranquillità alla mia famiglia dopo ingiustizia del 2011” – Magliocca ha, prima di tutto, rivendicato i risultati ottenuti in questi sette anni di presidenza. Ha poi spiegato le motivazioni per la quali ha deciso di non ritirare le dimissioni: “In questa fase della mia vita sento la necessità di garantire la massima tranquillità e serenità alla mia famiglia. L’ingiustizia del 2011, infatti, è ancora ben impressa nella nostra mentre. Ed anche questa perquisizione la stiamo vivendo come tale”. Il riferimento è all’inchiesta per presunti legami con la camorra di oltre dieci anni fa da cui Magliocca, allora come oggi sindaco di Pignataro Maggiore, uscì assolto con formula piena un anno dopo gli arresti e circa un anno di carcere.

“Non ho ritirato le dimissioni per non creare imbarazzi istituzionali” – La scelta di non ritirare le dimissioni c’è stata, ha aggiunto, “anche a tutela dell’immagine della Provincia. L’autorevolezza, infatti, che io e i miei collaboratori abbiamo fatto guadagnare in questi anni alla Provincia, consentendole di sedersi alla pari con tutti gli altri organi (Prefetto, Procuratore, i vari comandanti delle varie forze dell’ordine, eccetera) nei vari tavoli istituzionali che contano, non può essere pregiudicata da una vicenda personale”. Le dimissioni, dunque, sono da collegare anche a “un senso di rispetto verso tutte le istituzioni con cui la Provincia deve necessariamente dialogare. Compresa la Procura. La mia vicenda personale non deve in alcun modo determinare imbarazzi istituzionali”.

“Non ho mai incontrato imprenditori né ho talpe in Procura” – Non è entrato nel merito della vicenda giudiziaria, ma ha voluto sottolineare alcuni aspetti: “Nei miei anni di sindaco e presidente non ho mai incontrato imprenditori. Come del resto dichiarano gli stessi carabinieri nella loro relazione. Pertanto, non ho mai chiesto sponsorizzazioni a chi ha ricevuto affidamenti dalla Provincia e dal Comune. Le sponsorizzazioni sono arrivate alle varie associazioni attraverso altre modalità e per altre motivazioni. Legali. Trasparenti”. Magliocca poi ha ribadito di non avere “talpe” in Procura: “Le due persone coinvolte nella vicenda non c’entrano nulla. Le notizie di indagini che mi riguardano erano sulla bocca di mezza Provincia da oltre un anno. E per quanto ci riguarda sono stati gli stessi ‘collaboratori’ della Procura ad aver divulgato tali notizie e fatto in modo che io, indirettamente, ne venissi a conoscenza”.

“Mio figlio non ha mai giocato nel Vitulazio” – Sulle presunte sponsorizzazioni a favore del Vitulazio per garantire maggiori prestazioni sportive al figlio calciatore, Magliocca ha chiarito: “Mio figlio non ha mai giocato nel Vitulazio. È una cosa assurda quella che ci è capitata”.

“Io non mollo mai, grazie a tutti coloro che mi sono vicini” – Infine, i ringraziamenti: “Finisce una bella esperienza. Ora mi dedicherò per qualche mese a questa vicenda. Poi vedremo. Perché chi mi conosce sa che non mollo mai. Voglio, infine, ringraziare i miei tanti collaboratori che in questi anni mi hanno dato un supporto fondamentale per il raggiungimento dei tanti risultati.  Ma soprattutto voglio ringraziare le migliaia di persone che in questi 20 giorni mi hanno scritto o contatto per chiedermi di ritirare le dimissioni. Il loro affetto è stato straordinario”.

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