Sanità, dal 30 dicembre nuove cure gratuite: da procreazione assistita alle ultime terapie anti-tumori

di Redazione

Dal prossimo 30 dicembre i cittadini italiani potranno usufruire di nuove cure a carico del Servizio sanitario nazionale (gratuite o dietro il pagamento di un ticket). In Conferenza Stato-Regioni, infatti, è stata raggiunta l’intesa sul nuovo decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Mef, che modifica il Dm del 23 giugno 2023 “Decreto Tariffe” per l’accesso ai nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza.

Specialistica ambulatoriale – Tra le novità per la specialistica ambulatoriale troviamo l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei Lea; prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide e affidabili; enteroscopia con microcamera ingeribile, l’estensione degli screening neonatali a ulteriori patologie tra cui la Sma (atrofia muscolare spinale). Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono a una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.

Specialistica protesica – Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica troviamo: ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

Il provvedimento aggiorna, dopo 28 anni, il nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e, dopo 25 anni, quello dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999. Rispetto al Dm del 2023, vengono aggiornate 1.113 tariffe sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale. Rispetto alle tariffe vigenti (2012), l’impatto in termini di incremento delle risorse messe a disposizione dal governo raggiunge i 550 milioni di euro. L’adozione del nuovo nomenclatore rispetto invece a quello pubblicato nel 2023, avrà un impatto di 147,3 milioni di euro per la finanza pubblica che si tradurrà in rimborsi più congrui riconosciuti a tutti gli operatori, pubblici e privati. “L’entrata in vigore del decreto tariffe – sottolinea il Ministero della Salute – è essenziale perché assicura su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi Lea, superando le disomogeneità assistenziali tra i cittadini che potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le innovazioni medico scientifiche per la specialistica ambulatoriale e per la protesica”.

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