Napoli – “Le risposte fornite dall’assessore Armida Filippelli all’interrogazione posta dal consigliere regionale Saiello sull’erogazione mancante o in ritardo dei fondi GOL alle agenzie formative per noi non può che essere ritenuta totalmente insoddisfacente”. Lo dichiara in una nota il Mola, Movimento Libero e Autonomo delle Scuole di Formazione Autofinanziate della Campania.
“Inaccettabile – dichiara il presidente del movimento, Luca Lanzetta – che tutta la responsabilità dei mancati pagamenti e dei continui ritardi venga scaricata sull’Inps. Non è la Previdenza il nostro interlocutore istituzionale. Non è l’ente previdenziale a dover garantire la stabilità economica e la tenuta sociale di centinaia, migliaia di famiglie oneste e perbene che si guadagnano da vivere lavorando alacremente in un comparto da sempre trattato come pecora nera e nera non è. È la Regione che è chiamata a fare la sua parte e assumersi le sue responsabilità, cosa che ancora una volta viene disattesa dalle parole dell’Assessora in aula”.
“Non ci sorprende – continua Lanzetta – tale atteggiamento quasi negazionista, da delega della colpa. Una Regione che si assume le sue responsabilità non solo eviterebbe di confondere piani distinti così facilmente, ma risponderebbe anche sul malfunzionamento del Silf, la costosissima piattaforma di gestione della formazione più volte bucata e più volte off (anche in queste ore alcuni enti stanno avendo difficoltà ad accedere per espletare le più normali pratiche). Una Regione che si assume le sue responsabilità ci spiegherebbe perché la Carta dei Servizi manca ancora, anziché celarsi dietro un dito che non nasconde più le colpe di istitizione, funzionari e dirigenti. Non ci sorprende questo atteggiamento visto che con l’istituzione manca un dialogo solo accennato ma definitivamente non portato avanti. Non ci sorprende perché siamo ormai convinti che ai piani alti del Centro Direzionale siano più che distratti su quello che accade sotto e sull’indotto che la Formazione garantisce”.
“Invitiamo chi di dovere – conclude Lanzetta – a trovare soluzioni definitive alle richieste ormai note che il comparto solleva da mesi; chiediamo inoltre di convocare un tavolo prima che ci si perda in inezie come il terzo mandato e la bagarre politica conseguente. Ci sono tantissime persone a rischio di perdere il lavoro dietro la vacua dialettica che vanno salvate. Noi ci siamo. La Regione ci sarà?”.