Aversa (Caserta) – Una situazione critica che ha ormai raggiunto livelli insostenibili. Famiglie disagiate, molte con minori a carico, vivono in condizioni di estrema difficoltà, affidandosi unicamente a strumenti di sostegno economico come l’Adi (assegno di inclusione) e il Sfl (supporto per la formazione e il lavoro). Tuttavia, invece di alleviare il disagio, questi ammortizzatori sociali stanno diventando una fonte di stress e tensioni familiari.
A denunciare la situazione è Carlo Girone, presidente dell’Aic Zonale di Aversa, sede storica del Patronato “Inpal”, situata in viale Europa. Girone parla di un sistema burocratico disfunzionale che aggrava le difficoltà delle famiglie: “Ci troviamo di fronte a criticità assurde: mancanza di sinergia tra gli enti coinvolti – Comune, Centro per l’Impiego e Inps – che finiscono per rimpallarsi le responsabilità. Questo continuo scaricabarile ricade poi sui Patronati, trasformati loro malgrado in capri espiatori della società”.
Secondo Girone, le famiglie vengono trattate come “palline da ping-pong”, spostate da un ufficio all’altro senza ottenere risposte concrete. Una situazione che, oltre a esasperare le persone, mina la fiducia nelle istituzioni e peggiora il malcontento sociale.
Per affrontare questa emergenza, Girone chiede interventi chiari e immediati: “Serve maggiore collaborazione e sinergia tra gli enti coinvolti, insieme a un supporto più concreto, tutela e vicinanza alle famiglie in difficoltà. È fondamentale ripristinare un rapporto di fiducia con queste persone e offrire loro le risposte che meritano”.