Aversa (Caserta) – Chi l’ha detto che la magia del Natale non può varcare le sbarre di una prigione? L’11 dicembre scorso, la Casa di Reclusione “Filippo Saporito” di Aversa ha aperto le sue porte ad un’iniziativa straordinaria, “Scriviamo la letterina a Babbo Natale”, che ha riportato il calore degli affetti familiari tra le mura del carcere.
“L’esperienza della reclusione può incrinare profondamente il rapporto padre-figlio”, commenta la dottoressa Stella Scialpi, direttrice della Casa di Reclusione. “La privazione del contatto con i propri cari diventa motivo di sofferenza e di esclusione dal ruolo genitoriale”. Proprio per questo, l’iniziativa ha voluto offrire ai reclusi un’occasione preziosa per riavvicinarsi ai loro figli, condividendo un momento di gioia e serenità in un clima di festa e normalità.
Durante la mattinata, padri e figli hanno scritto insieme le loro letterine a Babbo Natale, guidati dal personale educativo e da esperti psicologi. Alcuni bambini hanno poi letto ad alta voce i loro desideri, regalando momenti di intensa commozione.
Un’esperienza che ha rafforzato il valore della comunicazione e degli affetti familiari, elementi essenziali per il reinserimento sociale dei detenuti.