Aversa, impegno civico ed educativo: gli studenti del “Conti” a Napoli per le giornate di studio della Federico II

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) – Nell’Aula Piovani del Comune di Napoli, in occasione del centenario dalla nascita di Danilo Dolci, sociologo, poeta, educatore e attivista della nonviolenza, conosciuto come il “Gandhi italiano”, si è riflettuto sul suo prezioso messaggio di impegno civico ed educativo, che ancora oggi ci invita a promuovere una cultura della pace e della non violenza. Tra i protagonisti gli allievi dell’istituto superiore “Osvaldo Conti” di Aversa.

Un appuntamento rientrato nell’ambito delle giornate di studio che hanno visto coinvolti il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il Comune di Napoli e il Centro per lo Sviluppo Creativo “Danilo Dolci” di Palermo. E’ stata l’occasione per attraversare, ripensare, risignificare la cultura e l’educazione al dialogo (maieutico e reciproco), rivolendo un’attenzione speciale al ruolo dell’opera di partecipazione – soprattutto delle fasce più fragili della popolazione – per affrontare, insieme a studiosi ed esperti di area nazionale ed internazionale, la questione dell’inclusione, delle storie degli “ultimi” e dell’educazione di comunità: comunità difficili, vulnerabili, “senza voce”.

Nel pomeriggio del 5 dicembre è stato realizzato un laboratorio al quale hanno partecipato, insieme ad alcuni studenti universitari e ad una classe del liceo “Vittorio Emanuele” di Napoli, le studentesse e gli studenti del “Conti” di Aversa, accompagnati dalla professoressa Concetta Lillo. L’invito a partecipare è stato per l’istituto aversano il riconoscimento del lavoro che da alcuni anni, per volontà della preside Mena Di Grazia, e per l’instancabile coordinamento delle professoresse Mena Oliva e Melina Cavallaccio, implementano la professoressa Patrizia Bocchino e il professor Nicola Di Foggia, che hanno favorito una proficua collaborazione della scuola aversana con il gruppo di studio e di pratiche della pedagogista sociale e assessora all’Istruzione del Comune di Napoli, Maura Striano, per avviare nella scuola processi di trasformazione attraverso la “Comunità di Indagine Filosofica”, ed hanno coinvolto il “Centro di Ricerca e Indagine Filosofica” in una sperimentazione volta ad attivare nella scuola processi educativi innovativi che consentano anche ai più fragili di dare senso alla propria esperienza scolastica.

Da alcuni mesi la tutor dei corsi di perfezionamento e di aggiornamento in “Philosophy for Community” della “Federico II”, dottoressa Maria Miraglia, con una presenza quotidiana nella scuola aversana, affianca i professori Di Foggia e Bocchino per focalizzare la sperimentazione sull’attivazione di processi riflessivi negli studenti affinché sappiano decostruire gli stereotipi e i pregiudizi che strutturano i “discorsi d’odio”. In un territorio con tassi altissimi di dispersione scolastica il “Conti” progetta il sogno di costruire al suo interno luoghi educativi alternativi e trasversali all’aula, spazi di ascolto e reciprocità per le studentesse e gli studenti che rischiano di fallire nel lavoro in classe. E l’opera e la pratica di un maestro come Danilo Dolci è un ulteriore insegnamento che può aiutare a ragionare ancora, a riflettere, con uno sguardo interdisciplinare, su strumenti, strategie, buone pratiche educative e sociali per favorire l’emancipazione di comunità.

“È più che mai necessario – ha detto l’assessora Maura Striano, a margine dell’evento – formare le giovani generazioni al dialogo, al confronto e alla reciproca maieutica, in un contesto in cui i valori fondamentali della solidarietà e del rispetto trovano spazio. La partecipazione degli studenti universitari e degli studenti degli istituti ‘Vittorio Emanuele’ di Napoli e ‘Osvaldo Conti’ di Aversa è stata una testimonianza tangibile della forza delle nuove idee e del dialogo, strumenti essenziali per costruire una cittadinanza attiva e consapevole”. “Un sentito grazie – ha concluso Striano – alla professoressa Caterina Benelli per aver organizzato questo importante convegno, a Amico Dolci per aver portato avanti l’eredità di suo padre con passione e a tutti i relatori che hanno contribuito a rendere questo evento un momento di riflessione e crescita collettiva”.

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