Gricignano, scontro in Consiglio su biodigestore e zona industriale: il video

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – La dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, rese in Consiglio regionale durante la discussione sull’interrogazione presentata dal consigliere regionale Alfonso Piscitelli, hanno scatenato un acceso dibattito anche nel Consiglio comunale di Gricignano. Un botta e risposta tra la capogruppo dell’opposizione Michela Caiazzo, e la maggioranza guidata dal sindaco Vittorio Lettieri, sulle responsabilità in merito al biodigestore che la “Edison Next Environmen” chiede realizzare nella zona Asi “Aversa Nord”, sul territorio gricignanese. Un’eventualità scongiurata, al momento, dopo il nuovo “no” dell’Asi Caserta all’assegnazione del terreno alla Edison in virtù dell’impatto sociale ed economico negativo che l’impianto potrebbe produrre sul territorio.

Bonavitacola ha evidenziato che la Provincia di Caserta può dichiarare “satura” da impianti di trattamento rifiuti la zona industriale, citando l’esempio della Provincia di Salerno, che ha già adottato una simile decisione per i comuni di Battipaglia ed Eboli. Sul tema la maggioranza, tramite la consigliera Lena Licciardiello (che si è fatta promotrice dell’interrogazione di Piscitelli), ha accusato l’ex amministrazione Santagata, di cui erano assessori gli attuali esponenti dell’opposizione Caiazzo e Giuseppe Diretto, di “aver portato il biodigestore a Gricignano”. Da parte sua, Caiazzo ha sottolineato che “Gricignano non è mai entrata nella programmazione di impianti pubblici proposti dalla Regione Campania”, mentre quella di Edison è “un’iniziativa privata”.

All’ordine del giorno anche un’interrogazione, presentata dall’opposizione, sul Puc, approvato nel 2022 dalla precedente amministrazione Santagata, che, intanto, l’amministrazione Lettieri ha annullato in autotutela. Una decisione motivata principalmente per le prescrizioni contenute nella determinazione della Provincia di Caserta del 27 febbraio 2023, che, pur riguardando aspetti formali, “incidono sostanzialmente sulle determinazioni contenute nel Puc”. In particolare, la Provincia aveva sollevato una serie di osservazioni che, se rispettate, avrebbero portato a un Puc “del tutto diverso da quello adottato”, come evidenziato in una relazione dell’area tecnica comunale. IN ALTO IL VIDEO

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