Gricignano (Caserta) – Un sistema complesso di trasferimenti illeciti di denaro, società svuotate e fallimenti pilotati è al centro di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ha portato, giovedì 5 dicembre, al sequestro preventivo di beni per circa 1 milione e 200 mila euro. L’operazione, eseguita dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Aversa, ha coinvolto cinque persone e una società di Gricignano di Aversa.
Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero accumulato debiti erariali e finanziari a carico di una società specializzata nel commercio all’ingrosso di pesce surgelato, per poi svuotarla dei beni e delle risorse economiche. I fondi sottratti sarebbero stati trasferiti a un’altra impresa, con cui proseguivano l’attività, causando il fallimento della prima.
Le indagini hanno permesso di raccogliere indizi di colpevolezza a carico degli indagati per reati quali bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale, bancarotta da altre operazioni dolose, autoriciclaggio, false comunicazioni sociali e omessa dichiarazione dei redditi. Alla società “clone” è stata inoltre contestata la responsabilità amministrativa da reato.
L’operazione si inserisce in un ampio filone investigativo avviato dalla Procura, diretta da Maria Antonietta Troncone, in collaborazione con la Guardia di Finanza, per contrastare episodi di bancarotta fraudolenta nell’agro aversano.