“Il fatto non sussiste”. Con questa formula Matteo Salvini è stato assolto nel processo “Open Arms” in cui era imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Uscito dall’aula, accompagnato dal suo avvocato Giulia Buongiorno, il vicepremier ha commentato: “Ha vinto il buonsenso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia. E’ stato confermato che contrastare scafisti, trafficanti, ong straniere, proteggere i nostri figli non è un reato. Vado avanti più determinato di prima, ringrazio l’avvocato Buongiorno e il suo staff, dopo una sentenza che non assolve Salvini ma tutto il Paese”. “Chi usa gli immigrati per fare battaglia politica oggi ha perso, mentre è una bellissima giornata per l’Italia”, ha aggiunto Salvini, sottolineando che “contrastare l’immigrazione di massa, l’invasione finanziata non è un reato”.
“Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto, ho mantenuto le promesse fatte, ho contrastato l’immigrazione di massa. Qualunque sia la sentenza per me oggi è una bella giornata perché sono fiero di avere difeso il mio Paese”, aveva detto il ministro in mattinata prima di entrare nell’aula bunker del carcere Pagliarelli per l’udienza. “Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto e sono felice delle dimostrazioni di affetto che tantissimi italiani mi stanno portando – aveva proseguito Salvini -. Entro in aula orgoglioso del mio lavoro. Non mollerò assolutamente”.
La sentenza è stata pronunciata alle ore 19.40. I giudici del tribunale di Palermo si sono ritirati in camera di consiglio, dopo brevi repliche della Procura e della difesa. Salvini era accusato di aver negato illegittimamente lo sbarco a Lampedusa, ad agosto del 2019, a 147 migranti soccorsi in mare dalla nave dell’Ong spagnola Open Arms. La pubblica accusa aveva ha chiesto per il vicepremier sei anni di reclusione.